Redazione Studenti
MATURITÀ 2023
Prove alternative o tempi prolungati: sono queste le due opportunità che hanno le scuole quando devono “cucire addosso” al candidato con disabilità le prove giuste per ma sua maturità.
Per gli studenti con disabilità, infatti, lo strumento di base per capire come affrontare le prove è il PEI, il Piano Educativo Personalizzato, che, naturalmente, è diverso per ciascuna persona.
Innanzi tutto, chi rientra nella definizione di studente con disabilità? I ragazzi che presentano disabilità, disturbi specifici di apprendimento (DSA), bisogni educativi speciali e che hanno frequentato corsi di istruzione in ospedali, strutture di cura o istituti penitenziari.
Ma cosa cambia nello specifico, nelle prove?
- La commissione può avvalersi del supporto di figure specializzate che hanno seguito lo studente tutto l’anno;
- I testi delle prove scritte sono presentate in Braille per gli studenti non vedenti. Per chi non conosce il Braille, ci sono altri supporti (ad esempio, audio);
- Per chi ne abbia bisogno, la Commissione può assegnare un tempo extra per lo svolgimento delle prove;
- La Commissione può modificare, se necessario, le griglie di valutazione per adattarle al PEI.
Ecco come funziona invece l’esame di Stato standard:
- Prima prova maturità
Guida allo svolgimento del primo scritto di italiano - Possibili tracce maturità
I temi che potrebbero uscire alla prima prova - Seconda prova
Come funziona, tracce, materie e anticipazioni - Orale maturità
Come funziona l’orale, di quali parti è composto e quali sono le novità in merito alla struttura e al voto - Voto maturità
Come cambiano i voti delle prove e i crediti per l’ammissione all’esame di Stato