La lingua dei segni insegnata alle elementari: “Così abbattiamo le barriere”

L'iniziativa è quella che ha preso il via nelle classi quarte e quinte dell'istituto comprensivo Dante Alighieri di Cavriglia

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Imparare la lingua dei segni e abbattere ogni barriera comunicativa

Con questo obiettivo ha preso il via il progetto che coinvolge le classi quarte e quinte della scuola primaria dell’istituto comprensivo “Dante Alighieri” di Cavriglia. Agli studenti verranno insegnati i rudimenti base della lingua dei segni italiana (Lis). “Ciò – specificano dal Comune – a dimostrazione della grande attenzione, data da sempre dall’istituto cavrigliese, guidato dalla professoressa Paola Ponzuoli, alle tematiche dell’inclusione e dell’uguaglianza”.

Nell’ottica di recepire al meglio la convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità del 2006, la Lis è in fase di attuazione sull’intero territorio nazionale e, proprio sull’onda di questo cambiamento, nel corso degli ultimi anni diverse scuole hanno avviato progetti sperimentali d’insegnamento a bambini sordi e udenti. Utilizzando un linguaggio come quello dei segni, viene incentivata una maggiore integrazione sociale e una più spiccata capacità di adattamento a diversi contesti. Infine, l’acquisizione della Lis contribuisce allo sviluppo di un cervello bilingue che facilita anche l’apprendimento di idiomi stranieri.

“Sono particolarmente orgogliosa del fatto che le scuole del territorio cavrigliese abbiano sposato con entusiasmo tale progetto, a dimostrazione di quanto valore sia dato dalle stesse alle politiche dell’inclusione e dell’uguaglianza”, commenta l’assessora Paola Bonci. “Grazie questa iniziativa – specifica la dirigente dei licei San Giovanni Lucia Bacci – la rete di scuole Risva in musica si arricchisce di una metodologia didattica innovativa: il coro nella lingua dei segni.”Cantare con le mani” significa favorire l’inclusione per coloro che hanno bisogni educativi speciali di natura sensoriale, come ad esempio la sordità, il mutismo selettivo. La proposta, accolta dalla rete con grande entusiasmo, rappresenta per Risva in Musica, anche un’occasione straordinaria per sperimentare il fecondo binomio di musica-movimento, potente acceleratore per l’apprendimento del linguaggio”.

 

 

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