Roma, servizio educativo per alunne e alunni con disabilità: oltre 22 milioni in più all’anno

La Giunta Capitolina ha approvato una delibera per rafforzare qualità, continuità e uniformità del servizio educativo per il diritto allo studio, all’autonomia e all’inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità sull’intero territorio cittadino, nell’ottica della centralità dei loro bisogni e del ruolo attivo delle famiglie

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Innovazioni

Previste anche innovazioni nel segno del riconoscimento della professionalità e del rafforzamento della tutela dei diritti di operatrici e operatori del settore, i cosiddetti Oepac (Operatori Educativi per l’Autonomia e la Comunicazione). Il provvedimento prevede da parte di Roma Capitale un maggiore impegno di oltre 22 milioni di euro all’anno, in più rispetto al passato in termini di spesa per il servizio.

Alfredo Di Costanzo

La delibera, che arriva a seguito dell’approvazione da parte dell’Assemblea Capitolina del nuovo regolamento per lo stesso settore, introduce diverse novità rilevanti, raccolte all’interno delle Linee Guida per la gestione. Viene introdotta in via sperimentale una procedura di accreditamento libero per la gestione di questo servizio e l’attivazione, a questo scopo, di un apposito Registro – il Registro Unico Accreditati Scuola (RUAS) – per il biennio scolastico 2022-2024, rinnovabile per il successivo biennio 2024-2026. Al registro potranno chiedere l’iscrizione tutti gli organismi (profit e non) che operano nell’ambito dei servizi di inclusione e/o integrazione scolastica. Si prevede a questo scopo il lancio di un avviso pubblico che illustrerà i requisiti di qualità e professionalità necessari per l’accreditamento.

Non ai ribassi

Non saranno più previsti affidamenti con bandi di gara che spesso, tramite il meccanismo dei ribassi che fa spesso prevalere criteri di mero risparmio economico. Viene infatti adottato un nuovo sistema, quello dell’accreditamento, che prevedendo un costo fisso del servizio segna un deciso passo in avanti in termini di qualità degli interventi, a beneficio delle alunne e degli alunni e delle famiglie.

Tra le altre novità apportate dalla delibera e dalle linee guida vi sono: la libera scelta da parte delle famiglie dell’ente gestore tra quelli accreditati; un sistema di monitoraggio partecipato del sistema di accreditamento che coinvolge i diversi attori; un sistema di valutazione della qualità del servizio; l’inquadramento a livello D1 del contratto per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative del settore socio sanitario, assistenziale educativo e di inserimento lavorativo; il diritto al pasto per operatrici e operatori; la garanzia della clausola sociale di salvaguardia del personale, per assicurare la continuità educativa e lavorativa. Inoltre, viene previsto il riutilizzo sul territorio delle ore di servizio residue o il loro utilizzo per l’abbattimento delle liste di attesa.

 

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