“Insegnare la lingua dei segni a scuola per una maggiore inclusione dei sordi”

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Consigliere regionale Valentina Stragliati (Lega)

“I minori con disabilità uditiva hanno tutti i diritti di una completa inclusione sociale, anche a scuola e nello sport”. E’ stato l’intervento del consigliere regionale Valentina Stragliati (Lega) nel corso della seduta della commissione per le politiche sociali.

“La vita per i minori con disabilità e le loro famiglie – ha aggiunto Stragliati – presenta notevoli difficoltà quotidiane e spesso non basta ridurre il tema alla sua medicalizzazione. Occorre garantire le stesse opportunità per una vera inclusione sociale, partendo dalla garanzia delle ore scolastiche di assistenza alla comunicazione che spesso non sono sufficienti e sono un problema economico per i Comuni. La legge regionale 9 è un buon punto di partenza – ha detto Stragliati – ma dobbiamo garantire anche ai minori con disabilità la possibilità di sviluppare competenze cognitive e adeguati apprendimenti, favorendo anche l’inclusione sportiva che è parte integrante dell’inclusione sociale in senso lato. Anche in questo senso la formazione di personale specializzato è fondamentale, perché questi bimbi hanno tutto il diritto di fare sport ”.

Secondo Stragliati c’è ancora molto da fare, ad esempio guardando al mondo della scuola: “La lingua dei segni dovrebbe essere insegnata a scuola, a cominciare da quella primaria: potrebbe essere utile per favorire l’empatia dei normodotati nei confronti dei bambini con disabilità favorendo il percorso di inclusione dei bambini con sordità”.

 

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