Gli studenti disabili che restano senza insegnanti di sostegno

Gli insegnanti dedicati vengono spesso dirottati per sostituire i colleghi negli insegnamenti ordinari, e così non si garantisce continuità didattica ai disabili

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Ci sono scuole dove, a causa dei troppi operatori positivi al covid, non si riesce attualmente a garantire la continuità all’istruzione che spetta agli scolari e studenti disabili, la cui posizione è ovviamente delicata rispetto alla generalità degli allievi. Numerosi sindaci, soprattutto dei comuni più piccoli, sono in seria difficoltà nel garantire il servizio scolastico a questi alunni.

di Massimiliano Melley

Gli insegnanti di sostegno sono infatti spesso ‘dirottati’ all’insegnamento curriculare in sostituzione dei loro colleghi colpiti dal covid. Così in regione Lombardia è stata presentata una mozione per impegnare la giunta a reperire con urgenza finanziamenti straordinari, in modo che le amministrazioni comunali facciano fronte alle spese necessarie a garantire la continuità dell’insegnamento ai disabili.

La mozione è stata presentata da Barbara Mazzali, consigliera di Fratelli d’Italia. “A farne le spese – dichiara – sono i più piccoli, che vengono ‘invitati’ dalle scuole a rimanere a casa per mancanza di organico, subendo così un’ingiusta discriminazione rispetto ai loro compagni normodotati. Addirittura capita che i genitori vengano chiamati al telefono il giorno stesso e invitati e riprendere i figli che non posso essere seguiti adeguatamente a scuola”.

Oltre al servizio che viene a mancare, aggiunge Mazzali, “sono anche evidenti i risvolti psicologici che devono subire gli studenti e le loro famiglie. Regione Lombardia deve intervenire con aiuti immediati ai comuni”.

 

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