Scuola, la denuncia di Azzolina: niente certificazione verde per i cuochi delle mense né per gli assistenti dei disabili

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Esclusi dalle norme anche gli Its e gli istituti professionali regionali. La soluzione nel protocollo per gli asili nido e le materne. I dubbi dei presidi

di Gianna Fregonara

E’ l’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, fresca di nomina a preside, a sollevare pubblicamente il problema con un post sull’obbligo del green pass a scuola: mentre si discute di come gestire il controllo della certificazione del personale scolastico e i sindacati e i presidi litigano sui tamponi a chi non è in regola, dai controlli sono esclusi «operatori delle mense e assistenti di supporto alle alunne e agli alunni con disabilità: non possono esservi differenze – commenta – pena l’inefficacia dell’impianto stesso», scrive sull’Huffington Post , bacchettando il suo successore Patrizio Bianchi.

La denuncia

Il problema esiste, perché nel decreto del 6 agosto che ha istituito l’obbligo di green pass si parla soltanto di personale delle istituzioni scolastiche, non di tutti coloro che entrano realmente nelle scuole a vario titolo, come nelle mense o per attività di supporto agli studenti più fragili. Il paradosso, se non si interverrà, è che a non essere soggetti all’obbligo di green pass sono persone che sono a contatto con gli studenti che non portano la mascherina, come i disabili gravi e gli alunni delle scuole materne (fino ai sei anni non c’è l’obbligo della mascherina).

Il caso delle mense e degli assistenti per i disabili

Del caso si sono accorti anche al ministero – tra l’altro è escluso dalle norme sul green pass anche il personale degli istituti professionali regionali e degli Its – e la questione rientra tra quelle che andranno corrette quando il decreto sarà convertito in legge. C’è però un problema non di poco conto: la scuola riapre tra meno di una settimana e il decreto sarà convertito soltanto a fine settembre. «L’avevamo segnalato subito – racconta Cristina Costarelli dell’Associazione nazionale dei presidi del Lazio – anche a proposito del personale degli asili nido che infatti sono stati citati nelle note ministeriali che hanno seguito il decreto: sicuramente la questione andrà risolta perché così noi presidi non possiamo fare nulla». Educatori e il personale delle mense non sono dipendenti pubblici, ma di solito fanno capo ad aziende private o a cooperative.

Protocollo 0-6

Per intervenire con tempestività ed evitare ulteriore confusione la soluzione allo studio è quella di sistemare tutte queste regole nel protocollo per i servizi dell’infanzia 0-6 anni che sarà approvato la prossima settimana (lunedì c’è una nuova riunione) per poi estendere per assimilazione le regole anche all’intero sistema scolastico.

 

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