DAL 11 MAGGIO 2021 50 ORE
La Legge 517 del 1977 aprì la possibilità alle Famiglia con bambini sordi (o sordomuti, come venivano allora definiti) di scegliere tra “le apposite scuole speciali” e “le classi ordinarie delle scuole pubbliche” (art. 10).
In questo modo prese il via una profonda trasformazione nel panorama educativo e scolastico italiano: il numero degli istituti speciali per sordi andò progressivamente assottigliandosi, la maggioranza dei bambini sordi venne iscritta nelle scuole ordinarie, si iniziò a parlare di inserimento, integrazione ed inclusione, furono attivate una molteplicità e un’ampia varietà di sperimentazioni e servizi a favore degli alunni e studenti sordi.
Eppure, ancora oggi, troppo poco si sa e si sente parlare di Sordità nel mondo della Scuola e quindi spesso, quando un docente incontra per la prima volta un alunno sordo, può sentirsi disorientato e inadeguato.
Questo corso vuole raccontare come sia riduttivo considerare la sordità come una semplice “deprivazione uditiva”, in quanto determina ricadute a 360° sullo sviluppo e sulla vita del bambino.
Ne consegue che quando una scuola ha tra i suoi alunni un bambino sordo deve mettere in campo una didattica che tenga conto di tutte le sfaccettature della sordità e che in questo senso sia specializzata, ma che diventi inclusiva per tutti gli alunni.
Verrà presentato il sine qua non, ossia le conoscenze basilari indispensabili, per approcciarsi al mondo della sordità e verranno offerti degli spunti di riflessione, unitamente a proposte di lavoro concrete, che portino il corsista non solo a sviluppare nuove competenze ma anche ad intravvedere nuovi orizzonti di crescita professione e di approfondimenti personali.