Il coronavirus e la disabilità: scarica un progetto per l’attivazione della DiP (Didattica in Presenza)

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Le scuole svolgono molte funzioni al di fuori dell’istruzione. Forniscono un rifugio sicuro, un’arena sociale e, per le famiglie con bambini con bisogni speciali, offrono un supporto vitale uno a uno. L’apprendimento in questo momento storico, al confronto, semplicemente non è all’altezza del compito

Quali garanzie per il loro diritto all’istruzione?

Molti siti web e programmi semplicemente non sono accessibili agli studenti ciechi o sordi. Come dimostra il rapporto GEM 2020 sull’inclusione, disponiamo della tecnologia per garantire che gli studenti ipovedenti possano studiare nelle scuole tradizionali e utilizzare materiali di studio online in diversi formati, come versioni digitalizzate che convertono i testi in suoni o caratteri braille – e alcuni i paesi lo fanno già. Con le scuole chiuse in tutto il mondo, ci sono insegnanti, per esempio, che stanno facendo il possibile, utilizzando le videoconferenze, con Meet, con Zoom, etc, per cercare di insegnare il braille agli studenti con deficit visivo. Ma questa è l’eccezione piuttosto che la regola. E non è sostenibile.

L’auto-motivazione

A parte le questioni tecnologiche, per i bambini con difficoltà di apprendimento anche lievi, come i disturbi da deficit di attenzione, riuscire a trovare l’auto-motivazione per lavorare in modo indipendente davanti a un computer è una sfida importante. Apprendimento a parte, perdere la routine quotidiana fornita dalla scuola aggiunge un livello significativo di difficoltà per gli studenti con disabilità sensibili al cambiamento, come quelli con disturbo dello spettro autistico. Per combattere questo, in Argentina, nonostante il blocco, viene data una dispensa speciale ai genitori di bambini con autismo che possono portare i loro figli a brevi viaggi in auto. Ma è abbastanza?

La terapia fornita negli ambienti educativi

Non solo la routine, ma la terapia spesso fornita negli ambienti educativi sono una parte estremamente importante del sostegno che molti di questi studenti ricevono. In Cina, non solo le scuole, ma anche i servizi di formazione e assistenza per bambini con bisogni educativi speciali sono stati ridimensionati per ridurre i rischi di infezione. In Argentina, diversi servizi a sostegno degli studenti con disabilità sono stati sospesi per il prossimo futuro: centri di educazione terapeutica, educazione e stimolazione della prima infanzia, istruzione di base, supporto educativo, servizi di supporto agli insegnanti, servizi per aiutare l’integrazione scolastica, scuole speciali.

Il distanziamento sociale

La natura del distanziamento sociale è chiaramente dannosa per molti studenti con disabilità che richiedono l’esatto opposto: una rete forte e fitta di persone che supportano bisogni spesso molteplici e complessi. Occorre riconoscere che questi bisogni costituiscono requisiti essenziali e non devono essere trascurati in tempi di crisi, proprio quando la loro continuità è maggiormente necessaria. Considerarlo caso per caso può essere il modo più pratico per procedere quando si tratta di assegnare aiuti audiovisivi o ritagliarsi eccezioni ai decreti sui blocchi dei paesi, ma il licenziamento totale dei loro diritti all’istruzione deve essere fortemente contrastato.

Inclusione nell’istruzione

Garantire che ogni individuo abbia pari opportunità per il progresso educativo rimane una sfida in tutto il mondo. L’obiettivo di sviluppo sostenibile sull’istruzione e il Quadro d’azione per l’ istruzione 2030 enfatizzano l’inclusione e l’equità quali basi per un’istruzione di qualità.

La Convenzione dell’UNESCO contro la discriminazione nell’istruzione

La Convenzione dell’UNESCO contro la discriminazione nell’istruzione (1960) e altri trattati internazionali sui diritti umani vietano qualsiasi esclusione o limitazione alle opportunità educative sulla base di differenze socialmente ascritte o percepite, come per sesso, origine etnica / sociale, lingua, religione, nazionalità, condizione economica, capacità. Raggiungere gruppi esclusi ed emarginati e fornire loro un’istruzione di qualità richiede lo sviluppo e l’attuazione di politiche e programmi inclusivi.

La scuola italiana e la promozione dei sistemi educativi inclusivi

In questo contesto, è necessario promuove sistemi educativi inclusivi che tolgano le barriere che limitano la partecipazione e il raggiungimento di tutti gli studenti, rispettano le diverse esigenze, abilità e caratteristiche e che eliminano tutte le forme di discriminazione nell’ambiente di apprendimento.

I progetti scolastici finalizzati alla “Didattica in Presenza” per i soggetti con disabilità

In moltissimi istituti scolastici italiani (di ogni ordine e grado) sono presenti alunni con disabilità di diverse tipologie, molti di essi riescono a seguire la DAD con l’aiuto dei docenti, altri, invece, hanno difficoltà per motivazioni diverse a seguire la propria classe a distanza. Il progetto che molte scuole dovrebbero predisporre e che purtroppo poche hanno predisposto, nascerebbe, dunque, dall’esigenza e dalla necessità di garantire agli alunni con disabilità il contatto con l’istituzione scolastica e con i docenti di sostegno (in modo particolare). Per ovviare a questo periodo di emergenza molte scuole stanno organizzando attività specifiche che sono offerte nel rispetto delle singole problematicità. I progetti devono essere uno strumento per quanti dovranno operare, nel nostro Istituto scolastico, in presenza a seguito delle previsioni normative relative agli alunni con disabilità. Il percorso dovrebbe permettere a tutti gli istituti che lo predisporranno e attueranno di diventare sempre di più “scuola dell’accoglienza e dell’integrazione” per tutti gli alunni, coinvolgendo ogni operatore. Il “progetto d’Istituto per gli alunni diversamente abili in presenza in caso di DaD per la classe” rappresenta un supporto metodologico e normativo per operare in modo sinergico alla costruzione del “progetto di vita” degli alunni con disabilità anche in questo momento particolare della storia della scuola e del mondo.

I progettati e i percorsi formativi che facilitino l’inclusione nella realtà scolastica

Condizioni giuridiche, dunque, in Italia, che viaggiano sullo stesso piano di quello educativo, formativo, pedagogico e sociale. Ogni studente ha una peculiare forma di eccellenza cognitiva e una propria caratterizzazione che esige un’opportuna differenziazione degli itinerari di apprendimento. “La Scuola Inclusiva richiede sistemi di istruzione flessibili in risposta alle diverse e spesso complesse esigenze dei singoli alunni”. A fronte anche di una evoluzione normativa in tal senso, la scuola ha preso atto delle esigenze dei genitori degli alunni con disabilità che frequentano le scuole, i quali hanno bisogno più che mai di sentire vicine le istituzioni e di vedersi salvaguardato il diritto allo studio dei propri bambini e dei propri ragazzi.

Le aree affettivo-relazionale e delle autonomie sociali sono quelle che hanno risentito maggiormente della sospensione delle attività in presenza in tempo di COVID, in modo particolare rispetto ad alcune tipologie di disabilità, la scuola cercherà di includere e di stimolare il più possibile l’alunno all’interazione con i compagni e i docenti, attraverso la piattaforma adottata dall’Istituto per le lezioni da remoto. In ragione di queste premesse il nostro Istituto ha previsto, a richiesta dei genitori, un percorso di didattica in presenza per i bambini (ragazzi) con disabilità presenti nella scuola. Non sono molte le scuole che hanno approvato progetti specifici di questo tipo. Uno in particolare è assolutamente idoneo per dimostrare quanto la scuola abbia voglia di diventare al massimo inclusiva. Si tratta dell’istituto Comprensivo “G.B. Angioletti” di Torre del Greco (NA) guidato con particolare competenza dal dirigente scolastico prof.ssa Lo Priore Rosaria che dimostrato quanto sia importante la progettualità in ogni scelta importante per l’istituto e il futuro dei propri studenti.

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