Alunni sordi nella scuola italiana: lo stato dell’arte dopo la scomparsa di uno dei pionieri dell’audiologia

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La scomparsa recente del professor Oskar Schindler, noto audiologo e promotore delle protesi cocleari, è l’occasione non solo per ricordare la figura dello scienziato, assai conosciuto in ambito accademico, ma anche per dare uno sguardo, seppure veloce, alle scuole italiane con indirizzi specifici per sordi.

Oskar Schindler

Il mondo della ricerca ricorda in questi giorni il piemontese Schindler, che nato nel 1936, già negli anni 60, subito dopo la laurea in medicina, cominciò ad interessarsi di comunicazione umana, soprattutto nel campo della foniatria e logopedia, inventando la “Deglutologia”, alterazioni della deglutizione, dimostrando a livello internazionale di essere un vero e proprio pioniere nelle scienze e nella ricerca audiometrica. Anche grazie a lui gli impianti cocleari e le tecniche di rieducazione dedicate hanno fatto moltissima strada. Ogni fatto musicale è un artefatto umano che richiede strutture particolari — diceva — e impiega, oltre alla funzione uditiva e a quella motoria, il sistema nervoso centrale e il gruppo di appartenenza. La musicoterapia, in particolare, può essere usata per educare la funzione uditiva, per la canalizzazione e l’educazione della socialità, dei comportamenti delle emozioni.

Le scuole per sordi in Italia

In Italia sono pochissime le realtà educative che adottano esplicitamente un modello di educazione bilingue Italiano/LiS rivolto ad alunni sordi e udenti, in cui la LiS non è solo usata nel rapporto con il singolo bambino sordo o insegnata come “lingua straniera”, ma diviene mezzo per la didattica. In molti paesi europei, per esempio Danimarca, Francia, Spagna, Svezia, Stati Uniti, Canada si è andato affermando il modello di educazione bilingue. In Italia le scuole bilingue sono pochissime.

Una di queste è la scuola dell’infanzia e primaria Tommaso Silvestri, che è collegata all’ISISS Magarotto, che ha sede nello storico palazzo dell’Istituto dei Sordi di Roma di Via Nomentana. In questo stesso luogo, dal 1989, ha sede anche il laboratorio di ricerca, prima denominato Neuropsicologia del Linguaggio e Sordità, oggi Language and Communication across Modalities – LaCAM. Dagli anni ’90 la scuola, fino ad allora frequentata esclusivamente da alunni sordi, si è aperta al territorio divenendo una scuola integrata in cui si attua, per la prima volta in Italia, un modello di educazione bilingue italiano/LiS.

Il primo liceo sportivo per sordi in Italia

E proprio l’ISISS Magarotto della sede di Roma, che da poche settimane ospita il Liceo Scientifico sportivo dedicato ai sordi, il primo in Italia. Si tratta dell’ISISS Magarotto, con sedi a Roma, Padova e Torino, con un totale di 580 allievi, che è stato inaugurato proprio all’inizio di questo anno scolastico. Le classi sono miste, alunni udenti e non udenti, e i docenti sono specializzati. Le lezioni si svolgono con un istruttore e un assistente per la comunicazione, per tutti i cinque anni. In più nel liceo romano, che è anche liceo sportivo, si è attivata una sinergia con il Comitato Paralimpico.

 

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