L’attività di gioco per i bambini sordi è un fattore molto importante per aiutarlo a sviluppare la capacità di comunicazione e di interazione con altri bambini.
Coinvolgere i bambini sordi in attività divertenti e stimolanti al tempo stesso può migliorare notevolmente il loro benessere emotivo, aiutandoli a creare legami e sviluppare le capacità comunicative. Il gioco vanta benefici per lo sviluppo di tutti i bambini ma rappresenta un’opportunità particolare per i bimbi affetti da disturbi dell’udito. Attraverso la dimensione ludica possono divertirsi, esplorare i diversi contesti ed esprimersi. Vediamo di seguito alcuni consigli utili su giochi didattici per bambini sordi.
Come prima cosa è importante ricordare che il bambino si sentirà motivato e coinvolto nell’attività quando percepirà di avere il controllo della situazione. Per questo può essere importante trovare un ambiente favorevole, come un posto tranquillo con un rumore minimo, con arredi morbidi che migliorano l’acustica. Inoltre, sarà meglio assicurarsi che l’area sia ben illuminata per permettere al bimbo di vedere chiaramente i volti.
Anche le espressioni facciali e il linguaggio del corpo, infatti, sono importanti in questa fase. Per questo motivo bisognerà cercare di essere al livello degli occhi del piccolo, magari sedendosi o sdraiandosi a terra. Ogni istante della routine può essere trasformata in tempo ludico. Dagli spostamenti in auto allo shopping, rendendo ogni situazione più divertente, a patto che sussistano le condizioni ideali minime. Inoltre, non si deve necessariamente essere a casa per giocare. Si può infatti incoraggiare il gioco attivo all’aperto, per tenere in forma i bambini e rafforzare la fiducia nel mondo circostante.
Giochi didattici per bambini sordi
Non è necessario acquistare giocattoli diversi per i bambini non udenti, a patto che le avvertenze relative all’età e al livello di sviluppo del piccolo siano adeguate. I giochi che emettono rumori possono diventare utili per riconoscere suoni diversi che promuovono le capacità di differenziazione e riconoscimento delle diverse fonti sonore.
Per una maggiore identificazione con i giocattoli antropomorfici, meglio puntare sui modelli con apparecchi acustici, ampiamente disponibili oggi sul mercato.
In alternativa, si potrebbe coinvolgere il piccolo nella creazione di un’aggiunta ai giocattoli, magari usando una scatola di cartone sulla quale ritagliare la forma di un impianto. Basterà aggiungere un magnete e apporlo delicatamente sulla testa della bambola. In questo modo si potrà favorire l’identificazione con l’oggetto e una percezione positiva del sé.
Un’altra attività semplice ed economica è quella di creare marionette con vari ritagli da indossare sulle dita. Su queste si possono disegnare facce che ritraggono diverse emozioni per raccontare storie. Inoltre, si possono aiutare i bambini a modulare la voce esplorando toni diversi, provando a cambiare voci, gesti o espressioni facciali per un migliore controllo.
Il gioco come leva di indipendenza e comunicazione
Incoraggiare il bambino a giocare con altri bambini in un parco o in un centro ricreativo può aiutare a sviluppare le capacità comunicative nell’interazione con gli altri.
Quando si hanno esigenze aggiuntive quali la sordità, spesso i genitori tendono naturalmente di aiutare il bimbo in tutto quel che fa. Invece il gioco rappresenta un contesto sicuro nel quale il bambino può correre rischi e apprendere strategie di adattamento valide per l’età adulta, migliorando autonomia e fiducia in se stesso.
Non è necessario essere coinvolti in ogni minuto dell’attività ludica, poiché giocare da soli è cruciale per l’autostima e l’immaginazione.
Inoltre, il gioco individuale è importante tanto quanto quello con altri bimbi, poiché permette di esplorare un ambiente e capire come relazionarvisi. È importante ricordare che non esiste un modo univoco di giocare. Ecco che, se si vede un bambino sbattere un telefono di plastica o utilizzarlo in modo non convenzionale, il piccolo sta scoprendo il suono e il movimento, elementi essenziali in fase di apprendimento.
Infine, il gioco non è importante solo per i bambini. Ad esempio, se si sta imparando la LIS, il gioco è il contesto più divertente per esercitarsi senza frustrazioni.