Dal 24 al 28 febbraio 2020 si svolgeranno i primi interventi nelle scuole primarie e secondarie, previste dal progetto “A scuola di inclusione: giocando si impara”, per il quale UILDM ha vinto la seconda edizione del “bando unico” previsto dalla riforma del Terzo settore, emesso nel novembre 2018 e finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Comunicato stampa
UILDM_240220_A scuola di inclusione_Giocando si impara_CS_primi interventi nelle scuole
Il progetto intende promuovere e favorire la socializzazione di bambini e ragazzi con disabilità, al fine di ridurre ineguaglianze e discriminazioni, e contribuire a rendere più fruibili e accessibili i luoghi pubblici a tutti, attraverso il coinvolgimento di almeno 17 amministrazioni comunali, individuate dalle Sezioni UILDM locali, e altrettanti istituti scolastici per un totale di circa 1200 studenti su 16 regioni e la provincia autonoma di Bolzano.
Per la Toscana saranno gli istituti comprensivi “Massarosa” e “Forte dei Marmi” di Pietrasanta (LU), mentre per la Puglia quelli di “Pascoli”, “De Amicis – Manzoni” di Massafra e “Don Bosco” di Martina Franca (TA) gli apripista che vedranno bambini e ragazzi lavorare sul tema della disabilità, con l’obiettivo di abbattere le barriere culturali che impediscono di vederla come una ricchezza per tutta la comunità.
Film, cartoni animati, laboratori e lavori di gruppo sono gli strumenti con i quali i volontari delle Sezioni UILDM della Versilia, in Toscana, e Martina Franca – Brindisi, in Puglia, faranno concentrare le classi sull’importanza di creare relazioni positive non solo con i compagni che hanno una disabilità, ma anche a farli riflettere sui propri limiti e su come questi non debbano diventare ostacoli.
IL PROGETTO
Il progetto “A scuola di inclusione: giocando si impara” prevede la collaborazione e il lavoro in rete di una serie di soggetti attivi tra cui le 64 Sezioni di UILDM, almeno 17 amministrazioni locali e gli studenti di almeno 17 scuole sul territorio italiano. Si svilupperà in cinque fasi, della durata totale di 18 mesi.
Nella prima parte, attraverso seminari, il progetto è stato presentato a livello locale alle Sezioni UILDM con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali e degli istituti comprensivi locali.
La seconda fase prevede la realizzazione di attività di sensibilizzazione sul tema della disabilità negli istituti scolastici che partecipano al progetto.
Successivamente le Sezioni UILDM e le amministrazioni locali individueranno almeno 17 aree verdi e parchi da riqualificare con l’installazione di giochi accessibili ai bambini con disabilità.
La quarta fase del progetto si strutturerà nell’organizzazione di eventi pubblici che vedranno la partecipazione dei “Ladri di carrozzelle”, gruppo musicale composto da membri con diversi tipi di disabilità, sia psichica che fisica, e delle scuole coinvolte nella seconda fase. In questo modo si intende diffondere una cultura della disabilità più attenta alla persona, integrata nel contesto sociale.
Al termine sarà avviata un’attività di valutazione di impatto sociale del progetto sul territorio. Si tratta di un elemento di particolare innovazione perché permetterà di orientare sempre più le scelte verso i reali bisogni dei soggetti che hanno interagito con il progetto.
Qualche dato utile
In Italia si stima che siano circa 4 milioni e 360 mila le persone che hanno una disabilità, il 7,2% della popolazione. Il MIUR rileva che nell’anno scolastico 2017/18 gli studenti con disabilità che vengono supportati nella didattica da un insegnante per il sostegno sono 272.167 (il 3,1 % degli iscritti). Di questi 31.650 nella scuola dell’infanzia, 95.838 nella scuola primaria, 72.477 nella secondaria di primo grado e 72.194 in quella di secondo grado.
Inoltre, in Italia non esiste una normativa sulle attrezzature ludiche e negli oltre 8.000 comuni italiani esistono solo poco più di 430 parchi o aree verdi che prevedano al loro interno almeno una giostra accessibile, poco più del 5% del totale italiano.
UILDM nasce nel 1961 con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità, attraverso l’abbattimento di ogni tipo di barriera, e sostenere la ricerca scientifica e l’informazione sulle distrofie e le altre malattie neuromuscolari. Ha una presenza capillare sul territorio grazie alle 64 Sezioni locali, i 3.000 volontari e i 10.000 soci, che sono punto di riferimento per circa 30.000 persone. UILDM svolge un importante lavoro in ambito sociale e di assistenza medico-riabilitativa ad ampio raggio, gestendo anche centri ambulatoriali di riabilitazione, prevenzione e ricerca, in stretta collaborazione con le strutture universitarie e socio-sanitarie.
Ufficio Stampa UILDM
Alessandra Piva e Chiara Santato
uildmcomunicazione@uildm.it