L’amministrazione comunale si è attivata per effettuare le necessarie verifiche relative alla situazione dei ragazzi affetti da sordità a cui mancano alcune ore per l’interprete Lis, dopo le polemiche delle scorse settimane (Leggi l’articolo): verifiche che, spiega il Comune, normalmente si fanno proprio in questo periodo dell’anno, sulla base delle quali di volta in volta i Comuni si mobilitano per trovare le soluzioni più adeguate.
L’amministrazione comunale sta ora lavorando per reperire le risorse mancanti per garantire ai ragazzi affetti da sordità del territorio comunale l’interprete Lis per l’intero orario scolastico. Un’azione, questa, che Palazzo Orsetti sta conducendo di concerto anche con altre istituzioni del territorio, tenendo fede al principio di equità, per garantire ai ragazzi il diritto allo studio e tutelare in primo luogo coloro che hanno più bisogno.
“Il Comune – spiega la nota ufficiale – in vista delle modifiche del piano didattico formativo di ogni scuola, previste per il mese di novembre, ha avviato le dovute verifiche per fare il quadro dell’esistente, cosa che è possibile sapere nel dettaglio solo a scuola iniziata, e capire le effettive esigenze di ogni singolo studente. Operazione, quest’ultima, da concordare anche con gli istituti scolastici, che devono inoltrare ai Comuni le effettive necessità e le mancanze orarie. Da una prima verifica è emerso che i ragazzi affetti da sordità a cui mancano alcune ore con l’interprete Lis sono dieci, sei dei quali residenti a Lucca”.
Il sindaco Alessandro Tambellini ha quindi anche incontrato il dottor Luigi Rossi, responsabile della zona distretto Lucca e Piana, per sbloccare, attraverso l’Asl, le risorse regionali destinate proprio all’istruzione e alla didattica per ragazzi disabili.