Quattro milioni di euro circa spesi per i servizi primari (mensa, scuolabus, nidi, pre e post scuola, ludoteche ) fanno di Cosenza la prima città del Sud Italia e la diciassettesima in assoluto come servizi agli istituto didattici di competenza (scuole elementari e medie).
Un risultato – dice il direttore del settore educazione del Comune, Mario Campanella – tutto dovuto alla lungimiranza del sindaco Mario Occhiuto, che ha voluto fortemente implementare le risorse a
disposizione per il settore.
Grazie al Sindaco – dice Campanella -abbiamo raddoppiato il numero di assistenti alla comunicazione per i bambini portatori di disabilità per i quali spendiamo circa 160 mila euro annui.
Il Comune di Cosenza – aggiunge il dirigente – è l’unico della Calabria, per ammissione del Presidente dell’Ente Nazionale Sordi, ad avere coperto il 100 % dei bisogni degli scolari audiolesi. Ci sono casi di bambini particolarmente gravi – continua Campanella – come quello emerso da un’inchiesta giornalistica nazionale, per i quali spendiamo 900 euro mensili, sin dal primo giorno di scuola, per consentire loro di poter andare a scuola poiché la loro condizione non è compatibile con il trasporto speciale per bambini disabili che effettuiamo.
Abbiamo tredici bus a disposizione per il servizio di accompagnamento ai minori e distrubuiamo decine di migliaia di pasti annui ai bambini del servizio mensa. Le attività del settore educazione non finiscono qui. Sono attivi due progetti importanti per la prevenzione delle dipendenze da alcol, droga e ludopatia. Il primo, Teatro in Note, riguarda i ragazzi delle scuole superiori che non sono nemmeno di competenza comunale.
Il secondo, “Teenincontro”, affidato alla Cepedu, sta vedendo impegnati in laboratori ed attività esperienziali centinaia di bambini delle scuole medie. Oltre all’impegno costante del Sindaco – aggiunge Campanella – vi è quello instancabile dell’assessore Matilde Lanzino Spadafora, che svolge un’attività straordinaria di raccordo con tutto il mondo scolastico. Stiamo lavorando all’idea di un centro di formazione pomeridiano e didattico per ragazzi autistici – conclude Campanella – da realizzare in partnerariato con fondazioni private. Se ci riusciremo, e non sarà facile, sarà una grande cosa”.
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