Bologna, a scuola tagliate le ore di sostegno a due bimbi disabili

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I bambini frequentano le elementari

Bologna, 3 settembre 2018 – Sono circa una ventina le ore totali di sostegno in deroga non autorizzate dall’Ufficio scolastico regionale a due bambini gravemente disabili che, il 17 settembre, entreranno in classe. Accade in una scuola della provincia e la denuncia arriva da un docente. Una denuncia che s’innesta su quella dell’Flc-Cgil che ha segnalato almeno una ventina di studenti disabili cui via Castagnoli ha tagliato ore di sostegno in deroga: da 12 a 2 ore settimanali, da 9 a 3, ad esempio. Sul perché via Castagnoli non proferisce verbo. Di certo si sa che, durante gli incontri con le parti sociali, l’Usr avrebbe annunciato che le ore non concesse dall’apposita commissione saranno assegnate. Quante, tuttavia, non si sa.

Nel frattempo, ecco i due bambini per i quali il gruppo operativo, il team composto da docenti e dagli specialisti che interagiscono con loro, chiede la copertura massima di 40 ore per ciascuno. Il Miur, per ciascuno, ne dà 8 in organico di diritto e 4 in deroga in quota a via Castagnoli. Il Comune mette 15 ore ciascuno di educatori. Ma 12 più 15 fa 27: all’appello ne mancano ancora 13. Che si fa? La scuola scrive a via Castagnoli per una revisione, chiedendo le 13 ore mancanti e fondamentali. A ieri, ancora nessun via libera. Per una serie di calcoli, via Castagnoli, “mai accaduto prima – rivela Susi Bagni dell’Flc Cgil – ha alzato il rapporto alunno-docente: da 1 insegnante ogni 2,99 ragazzi si passa a 3,14″. Un ritocco che pare minimo, ma che fa la differenza. “Davanti a casi gravi o gravissimi, occorre il rapporto 1 a 1”, auspica un dirigente. Certo “noi scriviamo, alleghiamo documenti, ma le ore di sostegno non sono mai sufficienti”. E così per garantire un diritto, “spostiamo ore da casi meno gravi a più gravi. E non è assolutamente giusto”, rivela un altro. Oppure si fa ricorso agli educatori.

Una coperta troppo corta con un problema annoso: la mancanza di insegnanti con la specializzazione. “Le università ne formano pochi”, accusa Bagni. Anzi pochissimi e quelle cattedre rimangono scoperte. A tutt’oggi, su piazza ci sono ben più di 600 cattedre di sostegno scoperti: 549 in deroga; 9 su elementari; 57 alle medie e 15 alle superiori. Per Serafino Veltri della Uil Scuola, “la situazione di caos sul sostegno non si risolverà neppure quest’anno. Ciò a scapito degli alunni. E’ una situazione che si ripete da anni e che viene soddisfatta, in modo parziale, con l’aiuto del Comune che sopperisce con educatori”.

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