La Provincia di Cosenza nega il diritto allo studio agli studenti sordi

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COSENZA – “Sono più di 10 gli studenti sordi frequentanti la scuola superiore a cui la Provincia di Cosenza nega il diritto allo Studio.

Accade ogni anno e dopo manifestazioni, proteste, denunce, azioni legali,  pronunce del Tar il servizio viene attivato. Eravamo convinti che da quest’anno le cose sarebbero andate diversamente ma ci siamo illusi e addirittura ancora oggi a metà ottobre non abbiamo alcuna notizia circa l’attivazione del servizio di assistenza alla comunicazione, diritto previsto dalla legge 104/92.” Così denuncia l’Ente Nazionale Sordi.

“Il servizio in questione – continua – è infatti per questi studenti un’importante strada attraverso cui potere esprimere le proprie capacità e aumentare le proprie conoscenze senza che le difficoltà uditive e di espressione verbale pregiudichino le loro potenzialità. La competenza sarebbe in realtà, dal 2016, della Regione la quale ha trasferito la gestione del servizio, così poco considerato, alle province.

Le risorse dalla Regione per l’anno scolastico in corso tardano ad arrivare ragion per cui la Provincia di Cosenza non intende dare il via alle attività. Vero è che per l’anno scolastico 2016/17 la Provincia riceveva dalla Regione € 730.911,89 da destinare solo al servizio di cui si parla e al trasporto scolastico. Alla nostra legittima richiesta di capire come quelle risorse siano state utilizzate ed eventualmente attivare il servizio con quanto non speso negli  anni passati nessuna risposta. Le attività dell’anno passato non sono state ancora rendicontate agli organi competenti quindi a nessuno è dato sapere. Esistono  province virtuose che addirittura anticipano le spese relative al servizio prorogando la concessione di incentivi, indennità e premi di produzione a dipendenti e dirigenti ma come osare proporlo. Accade così  che agli studenti non rimane che aspettare, oggi, domani, in futuro forse qualcosa accadrà nel frattempo però cari ragazzi andate a scuola, prendetevi la presenza, basterà quella superare l’anno!

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