Fermo. Corso di lingua dei segni: “Siamo accessibili a tutti”

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A lezione gli operatori del turismo, della cultura e del commercio: ottenuto il diploma di primo di livello grazie alla laurea per mediatori internazionali.

Le scuole, gli operatori del turismo, della cultura, del commercio, persone che hanno voglia di accogliere al meglio tutti, trovando linguaggi e forme nuove per aprirsi al mondo. È il pubblico a cui si rivolge il corso di lingua dei segni, per dotare tutti di un linguaggio universale che rende tutti uguali. L’occasione la offre il corso di laurea per mediatori internazionali delle lingue dei segni dell’università San Domenico, qui è nato il corso per operatori del territorio che quest’anno arriva al secondo livello, ieri la consegna dei diplomi anche per chi si è iscritto ad un nuovo primo livello. Un’esperienza nata lo scorso anno, con grande successo, quest’anno il diploma di primo livello, consegnato nell’aula magna dell’università, lo hanno preso Petra Feliziani, Marta Pagliara, Ilenia Sagripanti, Sonia Sansolini, Ombretta Zancocchia, Luca Giovanni Rovoletto, Raffaella Silipo, Cecilia Sbrolla, Elena Brega, Antonella Folchi Vici, Simona Conestà, Pamela Scoppa, Maria Simona Ramini, Maria Luisa Mircoli, Cecilia Galeota, Antonella cingolani. Per il secondo livello Marzia Simonelli, Davide Triulzi, Valentina Vagnoni, Federica Pecorari, Giordano Santarelli, Laura Albertini, Ivana de Angelis, Matteo Orfini, Stefano Zambelli, Elisa Catalini, Lucia Albertini, Marina Bonazzi, Lucia Malaspina, Maria Chiara Leonori, Federica Mazzoni. Corsi e incontri vissuti con emozione (grazie anche e soprattutto alla maestra di lingua dei segni, che faceva anche da interprete, Diletta Coppola), tutti passaggi che fanno parte del progetto Fermo amica dei sordi, considerando il territorio tutto. Dopo Fermo e Porto San Giorgio, anche Porto Sant’Elpidio si è unita e si sta avvicinando Montegranaro, perché il fermano sia davvero in grado di abbracciare tutti.

“Se oggi siamo qui – ha sottolineato Carlo Nofri, direttore dell’università e responsabile del’osservatorio nazionale sulla mediazione linguistica e culturale –, è perché la Regione Marche ha creduto nell’inclusione e nell’accessibilità, questa regione è tra le migliori in questo. Da pochi giorni, dopo tante iniziative portate avanti, abbiamo avviato un progetto per la prima web tv italiana indirizzata alle persone sorde e ipoacusiche. In un anno sono cambiate tante cose, abbiamo discusso di turismo accessibile, la spiaggia dedicata ai sordi a Porto San Giorgio è confermata e torneranno gli studenti americani a studiare la lingua dei segni italiana. Ossmed fa parte del progetto per la bandiera lilla delle città inclusive”.

C’è anche un libro con la grammatica della lingua dei segni, il viaggio è partito e porta lontano, in sala anche Luciano Santoni, presidente dell’associazione sordi, visibilmente emozionato per un movimento che cresce sempre. La prospettiva è di coinvolgere nel progetto le città dell’apprendimento dell’Unesco, sono dieci con Fermo, con i delegati che saranno ospiti delle strutture ricettive del territorio: “Saremo anche al salone internazionale del turismo delle città e dei siti Unesco a Genova a settembre, conclude Nofri, al nostro corso hanno partecipato con diligenza e zelo anche rappresentanti delle forze dell’ordine, capaci di garantire che nella legalità prosperi una convivenza pacifica tra le persone”. Una iniziativa che il supporto del consigliere regionale Andrea Putzu, l’assessore alla cultura di Fermo, Micol Lanzidei ha parlato di un percorso coraggioso e concreto, una grande ricchezza per una città che sa essere accogliente.

di Angelica Malvatani
Redazione Il resto del Carlino FERMO

 

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