“Parole tra le mani”, la lingua dei segni si impara a Nettuno con l’Officina Lis

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Per chiunque fosse interessato sono a disposizione i contatti corsi.officinalis@gmail.com e 3280891905.

Tre corsi, uno base da 150 ore, uno intermedio di 170 ore e uno avanzato di 190 ora, per imparare la Lingua Italiana dei Segni. Un progetto questo portato avanti dall’Officina LIS di Nettuno e che inizierà con una lezione di prova gratuita in programma il 30 settembre alle ore 17, in occasione dell’apertura delle iscrizioni ai corsi strutturati, come detto, in tre livelli e che avranno durata annuale. Per chiunque fosse interessato sono a disposizione i contatti corsi.officinalis@gmail.com e 3280891905.

Tutti i corsi prevedono: lezioni di pratica LIS tenute da docenti sordi, lezioni di teoria con docenti specializzati in materia, attività laboratoriali, esercitazioni e prove di verifica. 

fficina LIS – Studio formazione e arte in lingua dei segni italiana – è Associazione di Promozione Sociale con sede a Nettuno in Via G. Matteotti 9, che nasce con l’intento di sensibilizzare e diffondere la lingua e la cultura sorda. Nei corsi di formazione in LIS sono presenti docenti madrelingua qualificati quali il Presidente stesso, Mauro Iandolo, figlio di sordi, interprete LIS, assistente alla comunicazione e performer LIS di vari cantanti italiani quali Tiziano Ferro ed Elisa. Ma anche interpreti Rai, linguisti ed altri esperti del settore.

Le lezioni si svolgono secondo le modalità tipiche di ogni lezione in lingua: il docente spiega il lessico, la sintassi, i numeri, i modi di dire, soffermandosi su quali segni sono più usati di altri e perché; a queste spiegazioni seguono tante esercitazioni in aula e filmati che illustrano scene della vita di ogni giorno, naturalmente tutto in lingua dei segni.

Cos’è la Lis

La LIS è la lingua utilizzata dalla comunità sorda. A tutti sarà capitato di vederla almeno una volta nei telegiornali dove l’interprete di LIS traduce le notizie, o a scuola grazie agli assistenti alla comunicazione che supportano didatticamente i ragazzi sordi o semplicemente al ristorante in cui la nostra attenzione è completamente attratta da una tavolata di sordi.

La LIS, quindi, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone sorde che si riconoscono membri di una comunità minoritaria, ma non solo. La LIS è anche lingua materna di alcuni udenti italiani, per lo più figli di persone sorde (CODA- Children Of Deaf Adult), ed è seconda lingua di molti udenti, generalmente dei settori scolastico e socio-assistenziale.

Quando nasce la LIS

La LIS è emersa spontaneamente ed è stata sviluppata nel corso del tempo da una collettività priva dei mezzi sensoriali necessari ad esprimersi con la voce, perciò si compone di segni di natura visivo-gestuale, che coinvolgono la parte superiore del corpo, in particolare le mani, il capo, il viso e le spalle.

Entrare in contatto con questa lingua, molto diversa da quelle conosciute, richiede una grande apertura mentale, sforzo e pazienza, per coglierne tutta la ricchezza. Si deve imparare a percepire e ad organizzare il pensiero attraverso immagini visive particolari e allo stesso tempo sintetiche; si deve imparare a comunicare con il corpo sentimenti, emozioni, ma anche elementi linguistici e grammaticali. In modo da far “vedere le voci”.

Mani che si muovono, mani che disegnano forme nello spazio, mani che creano una comunicazione. Quella comunicazione carica di significato formata non da gesti ma da segni, espressioni facciali, movimenti del capo e del corpo ed in totale assenza di parole. Tutto questo è la LIS ed oggi è possibile impararla a Nettuno.

https://www.ilclandestinogiornale.it

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