LIS e LISt: come abbattere le barriere di comunicazione

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Abbattere le barriere comunicative: è una missione che spesso incontriamo in molti degli ambiti di questa società attuale.

Quasi un refrain che non conosce confini, e che si sposta dall’ambito del digitale a settori molto più antichi, ma non per questo degni di minori attenzioni.

In una società dove le disabilità psicosensoriali appaiono in aumento, ecco che troviamo l’applicazione più aurea di questa regola: bisogna consentire anche ai ragazzi e alle persone disabili di poter comunicare con tutti. L’abbattimento di queste barriere prevede innanzitutto l’insegnamento di linguaggi come il LIS a scuola. Non è un caso che alcuni istituti come il complesso Ninni Cassarà abbiano già introdotto nei propri programmi scolastici un corso di LIS, orientato agli insegnanti e agli alunni: il linguaggio dei segni, infatti, è un preziosissimo patrimonio che andrebbe diffuso quanto più possibile

Non solo LIS: gli altri accorgimenti per comunicare

Non solo LIS e altri linguaggi come la LIS tattile: per poter comunicare con le persone affette da deficit pluri-sensoriali bisogna adottare anche altri accorgimenti. Ad esempio, la conversazione dovrebbe sempre partire da un primo contatto visivo: necessario per far capire a chi abbiamo di fronte che abbiamo intenzione di comunicare con lui. Non bisogna invece urlare, per due ragioni: intanto chi soffre di sordità non può sentire la voce a qualsiasi livello di tonalità, e poi questo potrebbe produrre dei fraintendimenti, per via della distorsione dei muscoli facciali. Linguaggi come LIS, LIS tattile ed altri, combinati con queste accortezze, sono strumenti utilizzati quotidianamente dalle associazioni che si occupano della cura delle persone sordomute. Fra queste basti pensare alla Lega del Filo d’Oro che, attraverso delle donazioni continuative è in grado di attivare dei percorsi di crescita e di comunicazione per merito di un personale esperto e altamente formato

Cosa sono la LIS e la LIS tattile?

LIS e LIS tattile (LISt) sono due delle forme di comunicazione utilizzate più di frequente per comunicare con le persone affette da deficit come la sordocecità e il mutismo. Volendo analizzarle nel dettaglio, le sigle stanno per “lingua italiana dei segni” e “lingua italiana dei segni tattile”. Come si sviluppano queste due forme di comunicazione? La LIS è una forma che si sviluppa con i segni delle mani, i quali aiutano a comporre frasi di senso compiuto: questo perché ogni segno viene accomunato ad una lettera dell’alfabeto oppure ad una precisa espressione (ad esempio “sono triste”). La LIS tattile, invece, è stata progettata per la comunicazione con le persone sordocieche, e si sviluppa tramite il contatto delle mani: in pratica, la mano diventa una sorta di foglio di carta sul quale chi comunica “scrive” i propri messaggi. Poi, invertendo le mani, è possibile creare un feedback e dunque avviare la comunicazione

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