Il libro di Bertrand Leclair “Malintesi”
Il romanzo, che uscirà nei prossimi giorni, racconta attraverso la storia di un ragazzo sordo negli anni Sessanta, il problema della sordità e la storia sconosciuta della lingua dei segni, nata in Francia in pieno illuminismo, e vietata poi al congresso di Milano alla fine dell'Ottocento per più di mezzo secolo. Nella storia più intima e famigliare la sordità diventa l'elemento deflagatore di tutti i problemi e i silenzi tra genitori e figli.
Con il senno di prima – recensione del romanzo “La notte della svastica” di...
Il romanzo distopico è, per definizione propria, un racconto profetico o presunto tale, che basandosi su un qualche segno premonitore dell’attualità, filtrato dalla sensibilità...
ORIENT EXPRESS – recensione del romanzo “Il treno dei bambini” di Viola Ardone
La Napoli nell'immediato dopoguerra è quel che rimane dopo quanto descritto nel disperato romanzo “La pelle” di Curzio Malaparte.
La città e i suoi abitanti...
Fratelli di silenzio. La storia di Antonio Magarotto
«La libertà è l’unica materia che i maestri non possono insegnare
La libertà può essere imparata soltanto da soli»: è una delle frasi più significative...
Testimoni inconsapevoli – Recensione del romanzo “Gli insospettabili” di Sarah Savioli
“Ho imparato che l’arrampicata sugli specchi non serve a nulla e impatta contro la razionalità infantile esplodendo in mille frammenti”.
di Bruno Izzo
Questa breve frase,...
“Il figlio del Silenzio”, una riflessione sulla sordità infantile e la battaglia di una...
Sabato 8 febbraio dalle ore 18,00 a Sulmona presso il Piccolo Teatro di via Quatrario, Il problema della sordità infantile, vissuto in una famiglia,...
GIONA CHE VISSE NELLA BALENA recensione del romanzo: “L’inverno di Giona” di Filippo Tapparelli
“L’inverno di Giona”, premio Calvino 2018, è il fortunato romanzo d’esordio del giovane autore veronese Filippo Tapparelli.
Il titolo niente ha a che fare dichiaratamente...
L’uomo giusto – recensione del romanzo: “Se esiste un perdono” di Fabiano Massimi
di Bruno Izzo
Esiste un giorno preposto per ricordarli, a imperitura memoria. Istituito semplicemente perché ciò che accadde allora, non si ripeta.
Mai più. Ogni anno...