Bambini sordi in barca a vela: sfida educativa a Cesenatico (FC)

Le istruzioni di navigazione nella Lingua dei Segni LiS

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10 bambini e ragazzini, sordi o udenti ma figli di genitori sordi, di età compresa fra i 6 e i 17 anni, si apprestano ad affrontare domenica 23 luglio le onde del mare, a Cesenatico(FC) in barca a vela. Con loro ci saranno volontari, educatori ed esperti di navigazione, insieme ai genitori, riuniti per l’iniziativa Insegni Apprendi a Navigare – III edizione.

L’attività outdoor è organizzata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con il Circolo Vela Cesenatico e altre realtà del territorio come il Consiglio Regionale ENS Emilia Romagna, la Regione Emilia Romagna, IcaroTV. Durante tutta la giornata i ragazzi seguiranno le indicazioni del direttore sportivo Giuseppe Dimilta, che verranno per loro tradotte direttamente sul campo nella Lingua Italiana dei Segni LIS; si alterneranno al timone suddivisi in turni di età omogenea e resteranno in navigazione per circa due ore.

L’appuntamento è alle ore 9 nella sede del Circolo Vela di Cesenatico.

L’ideatore Patricio Castillo, educatore professionale ed interprete LIS, racconta: «Abbiamo realizzato quest’anno anche una versione dell’iniziativa a Marina di Ravenna, a fine maggio, pensata per ragazzi con la sindrome di down: Per i prossimi anni stiamo pensando di ampliare l’esperienza ad altre categorie di persone fragili, rivolgendoci ad esempio a giovani con altre disabilità o con problemi di dipendenza».

E continua: «In mare non ci sono limitazioni all’utilizzo della Lingua Italiana dei Segni, che funziona bene anche a distanza. L’attività è stata ideata durante il periodo della pandemia per sostenere i bambini più fragili: dovevamo in qualche modo farli uscire dalla loro zona di confort, circolo vizioso fatto di chiusure e di relazioni virtuali, per portarli in una zona di sfida. Con questi obiettivi nel cuore abbiamo pensato anche ad un momento conclusivo, in cui ci si racconta l’esperienza vissuta.

Il resto sarà un riscoprire il piacere della socializzazione e di fare attività all’aperto».

Ufficio stampa: Comunità Papa Giovanni XXIII

 

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