Una giornata speciale in Sila: visita ai Giganti della Sila con guida tradotta nella lingua dei segni

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Una giornata di sole ha fatto da cornice a un’iniziativa straordinaria: la visita guidata ai “Giganti della Sila”, un incantevole bosco di pini larici e aceri secolari, resa accessibile anche alle persone sorde grazie al servizio di interpretariato nella lingua dei segni (LiS).

L’evento, promosso dall’Ente Nazionale Sordi (ENS), ha rappresentato un importante passo verso l’inclusione e l’accessibilità della cultura naturalistica a tutti. Il cuore dell’iniziativa è stato la guida che, con passione e competenza, ha raccontato la storia millenaria degli alberi monumentali che popolano l’area protetta, spiegando come questi giganti vegetali, alti oltre 45 metri e con più di 350 anni di vita, siano testimoni viventi dell’evoluzione del territorio silano. ”Ogni parola è stata tradotta nella lingua dei segni italiana da un interprete, permettendo alle persone sorde presenti di godere appieno dell’esperienza” dice Simona Lo Bianco, direttrice FAI – I Giganti della Sila.

La giornata dedicata al FAI (Fondo Ambiente Italiano) e alle persone sorde ha visto la partecipazione di oltre cinquanta persone, tra cui famiglie e gruppi di amici. L’evento è stato un’occasione per dimostrare che l’accessibilità può essere realizzata anche in contesti naturali, troppo spesso ritenuti poco adatti a chi ha disabilità sensoriali. L’importanza dell’accessibilità nei luoghi naturali. “Questa giornata è stata un esempio di come la natura possa essere accessibile a tutti, se si investono tempo e risorse per abbattere le barriere comunicative,” ha affermato Giulio Solla, presidente della sezione provinciale ENS Cosenza. “Non si tratta solo di abbattere barriere fisiche e comunicative” aggiunge il cav. Antonio Mirijello presidente regionale ENS Calabria, ”ma anche di garantire che tutti possano accedere al patrimonio culturale e naturale con dignità e autonomia.”

L’iniziativa si inserisce in una serie di progetti promossi dall’ENS per sensibilizzare sull’importanza dell’accessibilità e della partecipazione attiva delle persone sorde nella vita culturale e sociale. Grazie alla collaborazione con il FAI, questa visita guidata ha permesso di coniugare l’amore per la natura con il rispetto per la diversità e l’inclusione. Durante la passeggiata lungo i sentieri che conducono ai Giganti della Sila, i visitatori hanno potuto ammirare la maestosità del bosco e immergersi nei profumi e nei colori autunnali, mentre la guida illustrava la storia del territorio e delle tradizioni legate alla Sila. L’esperienza sensoriale, arricchita dai suoni della natura e dalla tranquillità del luogo, è stata resa ancora più significativa dalla presenza di famiglie con bambini, che hanno potuto vivere un momento educativo e formativo unico. L’entusiasmo dei partecipanti era palpabile: “ Sono poche le occasioni di partecipare a una visita del genere, perché spesso non ci sono interpreti LIS nelle visite guidate. Oggi ho potuto finalmente godermi la natura e conoscere la storia di questi luoghi incantevoli,” ha commentato Francesco Scalise, giovane sordo delegato regionale della FSSI.

L’iniziativa si è conclusa con un momento conviviale, dove i partecipanti hanno potuto scambiarsi esperienze e riflessioni sulla giornata. I rappresentanti dell’ENS hanno espresso il desiderio che eventi simili possano diventare una prassi comune in tutte le aree naturali protette, per garantire che la bellezza della natura sia un diritto davvero universale.

La giornata di ieri ha dimostrato che rendere accessibili le meraviglie del patrimonio naturale e culturale italiano è possibile, e che l’inclusione deve essere al centro di ogni iniziativa. La speranza è che questo evento rappresenti solo il primo passo di un cammino verso un turismo sempre più inclusivo, in cui tutti, indipendentemente dalle proprie capacità, possano scoprire e amare i tesori nascosti del nostro Paese. Per ora, la Sila ha accolto calorosamente questa sfida, e i Giganti continueranno a raccontare la loro storia, in ogni lingua, anche quella dei segni.

Redazione Cosenza Gazzetta del Sud

 

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