Presentato il nuovo progetto per rendere più fruibile l’area con la riapertura dell’accesso verso il tempio di Esculapio. Nuovi pannelli, Qr code e LiS

Pula Archeologia e tecnologia si incontrano a Nora in un sodalizio che permetterà di poter ammirare le bellezze di uno dei siti più suggestivi e famosi, non solo dell’isola ma a livello nazionale e internazionale. Nel segno di una politica sempre più inclusiva, che vuole rendere fruibile e accessibile la cultura e la bellezza e abbattere le barriere, è stato presentato – durante una conferenza stampa – il nuovo progetto dell’area archeologica.

In occasione della riapertura del percorso che porta al tempio di Esculapio, dopo ben 5 anni, sono stati inaugurati anche i nuovi pannelli informativi, con i contenuti scientifici dell’area di Nora. Si tratta di veri e propri “pannelli parlanti e dotati di tecnologia video”, che rendono fruibile la visita al sito anche alle persone non vedenti e non udenti

Accessibilità e nuove tecnologie al servizio della Cultura. La Fondazione Pula Cultura Diffusa e il Comune di Pula hanno da subito dimostrato grande sensibilità e dato grandissima importanza al tema dell’accessibilità e fruibilità del sito. Dopo un grande lavoro di ricerca e collaborazione tra i più accreditati esperti della materia, oggi i pannelli informativi sono dotati di una tecnologia avanzatissima: un QR code consentirà la fruizione delle informazioni anche da parte di non vedenti e non udenti. Grazie al supporto dell’Istituto Nazionale dei Sordi di Torino, ai 36 pannelli è stato infatti inserito un sistema che li collega a un video in linguaggio dei segni (LIS), dove l’interprete “segna” tutto ciò che si troverà scritto nella spiegazione. Ci sarà anche la voce che accompagnerà il video in LIS che permetterà alle persone non vedenti di apprendere le informazioni relative alle varie aree degli scavi. I video sono conformi al concept dell’Universal design essendo multi modali: lingua dei segni, vocale e scritta. Nora, primo sito in Sardegna con pannelli multilinguaggio.

L’area archeologica di Nora si distingue ancora una volta in Sardegna, dotandosi per prima di questo tipo di sistema di comunicazione che rende la fruizione dei beni culturali totalmente inclusiva. In Italia lo hanno adottato il Museo Egizio di Torino, il Museo di Arte Orientale di Torino, i musei Civici di Monza, il Castello Sforzesco, il Museo del Mare di Palermo, Castel del Monte, il MUSE di Trento, la Galleria Borghese. I contenuti scientifici dell’area archeologica di Nora che si trovano all’interno dei 37 pannelli sono stati totalmente aggiornati sulla base delle nuove scoperte degli ultimi anni: ricordiamo infatti che a Nora lavorano a diversi scavi gli archeologi di quattro Università: Cagliari, Milano, Padova e Genova. Insieme alla Soprintendenza e all’ausilio dei professionisti del settore, sono stati scritti i nuovi testi. Fondamentale è stato il contributo dell’Istituto dei Sordi di Torino, Fondazione senza scopo di lucro che opera a livello nazionale a favore dell’inclusione delle persone sorde sin dal 1814. (l.on)

Redazione La Nuova Sardegna

 

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