A Monza inaugurato il “nuovo” museo dove le opere si possono toccare

I Musei civici si rinnovano e grazie ai fondi del Pnnr sono state abbattute le barriere (non solo quelle architettoniche)

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Alla scoperta del bello toccando. Succede a Monza, ai Musei civici (via Teodolinda), dove questa mattina venerdì 15 marzo è stato inaugurato il progetto “Musei civici per tutti” finanziato con i fondi del Pnrr (340 mila euro).  Mesi di lavoro, in stretta collaborazione con le associazioni del territorio che si occupano di disabilità non solo fisica ma anche sensoriale e cognitiva, che hanno portato alla creazione di un “nuovo” museo senza barriere e fruibile da tutti.

Opere “tattile” per i visitatori con disabilità visiva

Un “nuovo” e moderno museo presentato questa mattina dal sindaco Paolo Pilotto e dell’assessore alla Cultura Arianna Bettin insieme alle 5 associazioni e ai 9 fornitori che hanno contribuito al progetto, che ha portato all’adozione del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA), alla realizzazione di nuovi percorsi di visita, alla produzione di contenuti multimediali inclusivi e alla necessaria formazione per il personale museale. Tra le novità un percorso Tattile Plantare “LOGES LVE” – collegato a mappe tattili e modellini tridimensionali – percorre le 13 sezioni del museo, utilizzando piastrelle con rilievi sul pavimento per guidare i visitatori ipovedenti e ciechi, supportati da TAG RFID. Il percorso “dialoga” con i bastoni elettronici per ciechi tramite una App; per chi ne fosse sprovvisto, il museo mette a disposizione 2 bastoni da utilizzare per il tempo dedicato alla visita. Per consentire a persone con disabilità visiva di fruire a pieno dell’esperienza artistica è stato anche allestito il percorso inclusivo secondo il Metodo “Descrivedendo” dell’Associazione Nazionale Subvedenti, che fornisce descrizioni dettagliate del museo e di 17 opere tramite altrettante targhe con caratteri in braille e testi per ipovedenti, dotate di QR code che attivano le tracce audio.

Video esplicativi nella lingua dei segni

Per completare l’esperienza sono stati installati 10 modelli tridimensionali che permettono di scoprire le opere tramite l’esplorazione tattile ed una postazione multisensoriale che consente di esplorare digitalmente le opere attraverso dispositivi tattili che restituiscono la tridimensionalità del soggetto, percependo sulle dita mediante appositi mouse sensazioni, anche termiche, legate alla consistenza delle superfici.  Il museo ha inoltre a disposizione 18 video esplicativi in Lingua dei Segni (LiS) per persone con disabilità uditive.

Segnaletica con pittogrammi

È anche stato predisposto un percorso museale facilitato secondo il metodo “Museo per tutti” de L’abilità Associazione Onlus per i visitatori con disabilità cognitive, attraverso strumenti che migliorano la comprensione degli spazi (segnaletica con pittogrammi) e dei contenuti, realizzando la guida del museo in linguaggio Easy to read e CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), a vantaggio di una accessibilità il più possibile estesa e rivolta a pubblici diversi, non necessariamente portatori di disabilità (per esempio anziani, stranieri, ecc.).  “Dopo l’intervento sul prezzo dei biglietti a vantaggio dei più giovani, con questi interventi sul percorso di visita i Musei Civici di Monza compiono un nuovo importante passo avanti per rafforzare la vocazione della Casa degli Umiliati di spazio culturale per tutti e di tutti, in perfetta assonanza con la nuova definizione di ‘museo’ dell’ICOM, come presidio culturale al servizio della cittadinanza, aperto, accessibile e inclusivo- commenta Arianna Bettin -. Le recenti installazioni che collegano e illustrano opere in tutte le sezioni del museo sono volte a creare un sistema che, tramite strumenti multipli e di diversa natura, permettono a persone con disabilità fisiche, cognitive e sensoriali di godere di un’esperienza completa nella visita del museo, in autonomia o con un proprio accompagnatore”.

Via le barriere architettoniche

La stesura del PEBA è stata il primo fondamentale passaggio per intervenire sulla struttura museale migliorandone l’accessibilità. Il documento ha infatti individuato come obiettivo l’abbattimento delle barriere fisiche, sensoriali e cognitive, incrementando così anche la base di pubblico potenziale e l’attrattività del museo. Questi obiettivi sono stati perseguiti con i lavori sopra descritti, oltre a migliorare l’immagine esterna del museo per permetterne una più immediata individuazione. All’ingresso della struttura, già accessibile tramite ascensori e già dotata di 4 bagni per disabili, è stata installata una rampa a pendenza controllata che permette il superamento del dislivello tra il piano terra del museo e il pianerottolo di recapito dell’ascensore (30 cm circa).

Navigazione più semplice

Le novità non riguardano solo la struttura museale e le esperienze di visita: è stato infatti realizzato un nuovo sito web con temi e template appositamente creati per garantire la piena accessibilità alle persone con disabilità, navigabile anche tramite l’utilizzo della tastiera, con piena accessibilità dei moduli di prenotazione, oltre che con testo alternativo alle immagini e l’utilizzo di colori a contrasto per agevolare gli utenti ipovedenti o con daltonismo. Inoltre, all’interno del sito web, nella sezione “Accessibilità” è possibile consultare tutte le informazioni inerenti alle facilitazioni presenti al museo e alle iniziative inclusive promosse, tra cui le visite guidate dedicate.

La definizione del PEBA è stata elaborata assieme all’Associazione PEBA Onlus e con il Liceo Artistico Nanni Valentini di Monza. L’associazione ha anche fornito in comodato d’uso gratuito una carrozzina, un mobility scooter e un passeggino per agevolare la visita al museo ad anziani e bambini. I video LIS sottotitolati rivolti ad un pubblico con disabilità uditive e il percorso ed i dispositivi per ciechi e ipovedenti sono stati invece validati dall’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi – ETS APS e dall’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti – Monza Brianza. Infine Rete Tiki Taka ha svolto attività di sperimentazione dei percorsi facilitati, mentre la Cooperativa La Meridiana ha fornito consulenza specializzata sui temi attinenti alla patologia dell’Alzheimer e alle specifiche esigenze delle persone che sono affette da demenza. Per rendere le visite al museo il più possibile accessibili il personale del museo, le guide museali, gli addetti all’accoglienza e i volontari hanno partecipato a giornate di formazione con le associazioni L’abilità, Associazione Nazionale Subvedenti, Cooperativa QUID e Cooperativa La Meridiana. “Rendere accessibili luoghi come i Musei Civici – afferma il sindaco Paolo Pilotto – significa ribadire che la cultura non è mai un concetto elitario ed esclusivo, ma che anzi deve sempre essere rivolta a tutti, senza altra mediazione. Un obiettivo, quello dell’abbattimento di ogni barriera fisica, sensoriale e cognitiva, che è possibile raggiungere di volta in volta con il supporto della tecnologia ma anche grazie alla collaborazione di molte associazioni, che possono fornire un contributo fondamentale grazie alla propria conoscenza ed esperienza. Come sempre i migliori risultati si raggiungono collaborando”.

Museo gratis per un giorno

Dopo l’inaugurazione, i Musei Civici offriranno ai visitatori la possibilità di ingresso straordinario gratuito per tutta la giornata di domani sabato 16; saranno presenti i ragazzi del Liceo Artistico Nanni Valentini per illustrare i percorsi e i sussidi disponibili. Domenica 17 sono in programma le esperienze “Musei Civici per tutti”: tre percorsi guidati inclusivi per sperimentare tutte le novità.

E’ possibile prenotare tramite il sito www.museicivicimonza.it; le visite hanno il costo di 6 € a persona, 4 € per persona con disabilità (ingresso gratuito per l’accompagnatore).

Redazione Monza Today(Oggi)

 

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