Con le mani, oltre a giocare e costruire, si parla nella lingua dei segni, Lis, come hanno imparato nei giorni scorsi al Parco di Naxos, i numerosi bambini che hanno partecipato ai laboratori della Giornata FAMU delle Famiglie al Museo, manifestazione che il Parco archeologico Naxos Taormina, ha deciso di dedicare proprio alle famiglie con genitori o figli sordi.
Un progetto nel segno dell’integrazione fra le famiglie con sordi e quelle con udenti e inserito nel solco del PNRR Cultura che ha finanziato un progetto del Parco e della Fondazione Politecnico di Milano per rendere il Museo di Naxos e l’area archeologica della prima colonia dei Greci in Sicilia accessibili da chiunque, abbattendo le barriere fisiche e cognitive.
Tanti i visitatori a cui il parco è narrato, su richiesta, anche con la lingua dei segni, insieme a una narrazione che integra la segnaletica dei siti, le audioguide in varie lingue, le app e le brochure cartacee e che viene particolarmente apprezzata dai viaggiatori, per i quali il racconto orale della guida turistica, spesso residente nel territorio, si configura come una vera “esperienza” di viaggio.
Al termine della visita, con le operatrici di Civita, i bambini hanno partecipato a un laboratorio sulla lavorazione dell’argilla che includeva anche l’uso del tornio per la modellazione dei vasi, come facevano nell’antichità i Greci che a Naxos avevano le fornaci vicino al tempio, come documentano gli scavi e i reperti in mostra.
Redazione Tecnica della Scuola
di Pasquale Almirante