Palermo, incisioni come percorsi per non udenti: “L’arte diventa un vero linguaggio”

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L’incisione come valore e linguaggio dell’arte. Al Castello di Mare dolce arriva la mostra “Incidere l’Anima”, presentata dall’associazione Faro Convention – Citizens of Europe. Tantissimi artisti, nostrani e da altre regioni del Paese, esporranno le loro incisioni inedite, che diverranno anche percorsi per non udenti.

Una tradizione, quella della tecnica, che ancora oggi prosegue e che ora si avvale di tecniche sempre più aggiornate: «Fa parte della storia dell’arte – spiega Rosanna Argento, architetto e presidente dell’associazione – e ha radici lontane: pensiamo ai disegni rupestri dell’uomo primitivo per esprimere una parura o un augurio o emulare alcuni momenti. Quella è l’origine dell’incisione fino ai nostri giorni, quando Max Ernst espone a Milano facendo godere delle sue opere. Copre un periodo così vasto della storia che non si può lasciarla perdere. Il linguaggio dell’incisione – prosegue – rientra nelle ricerche artistiche attuali: alcuni degli artisti che mettiamo in mostra portano avanti una ricerca in materia servendosi della materia in modo estremamente nuovo».

E la Settimana delle culture si rivela un palcoscenico molto importante: «Da la possibilità di esprimere al meglio le tendenze dell’arte contemporanea – dice Argento -, si tratta di una manifestazione che ci aiuta tantissimo ad accendere un faro su questa tecnica e porre tanto interesse attorno a noi».

Parla Rosanna Argento, architetto e presidente dell’associazione Faro Convention – Citizens of Europe.

 

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