Il Museo della Pasta si svela anche ai sordi

Attuato un innovativo progetto di inclusione

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Collecchio Il museo della Pasta della Corte di Giarola, incluso nel circuito dei musei del cibo, si svela ai sordi grazie ad un progetto innovativo realizzato con contributi della Regione Emilia Romagna ed il coinvolgimento del consiglio regionale dell’Ente Nazionale Sordi e dei Musei delCibo.

Lo ha spiegato Giancarlo Gonizzi, coordinatore dei musei del cibo, al gruppo di sordi che ha sperimentato il nuovo percorso contrassegnato da Qr code che si possono facilmente scaricare con il cellulare.
Le persone con gravi problemi uditivi hanno in questo modo a disposizione, per ogni tappa del percorso, un video tradotto nella lingua dei segni, che illustra in modo esaustivo i contenuti della raccolta.

Il progetto pilota di video guida realizzato nella lingua dei segni è stato finanziato dalla Regione, su espressa richiesta del consiglio regionale dell’ente nazionale sordi, nell’ambito dei progetti per l’inclusione sociale della persone sorde assieme al Museo Cervi di Gattatico.

Mario Marini, presidente dei Musei del Cibo, ha inviato un messaggio di saluto rimarcando il valore di un progetto che «favorisce l’inclusione e la crescita culturale dalla comunità».

Il sindaco di Collecchio, Maristella Galli, e l’assessore al welfare, Costanza Guerci, hanno parlato del «valore dell’inclusione come valore fondamentale per la comunità».
Soddisfazione è stata espressa da Giuseppe Varricchio presidente del consiglio regionale dell’Ente nazionale sordi che ha ricordato come «l’accessibilità al museo costituisca un’esperienza straordinaria per loro».

Gabriele Dall’Asta, presidente della sezione provinciale dell’Ente nazionale sordi, ha detto che il museo della Pasta è un modello a cui tutti i musei dovrebbero ispirarsi. I video nella lingua dei segni italiana sono stati realizzati a cura di Laura Di Gioia, Sonia Caimi e Gianpaolo Catone.
G.C.Z.

 

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