Milano. Il Museo Poldi Pezzoli si apre ai non udenti: interpreti LiS e laboratori

L’obiettivo è fare rete per valorizzare e stimolare la progettazione sociale dei percorsi culturali, il welfare di comunità e l’abbattimento di tutte le barriere

0
363 Numero visite

Visite guidate alle importanti collezioni del Museo Poldi Pezzoli di Milano con un interprete della lingua dei segni, ma anche un ciclo di incontri virtuali in collegamento con altre istituzioni culturali per condividere buone pratiche per rendere davvero inclusiva l’esperienza della visita, infine laboratori pensati per i più piccoli non udenti.

di Rosetta Redaelli

Nasce il progetto Poldi PezzoLiS che rende la visita al museo milanese davvero inclusiva e senza barriere. «L’occasione – spiega la direttrice Annalisa Zanni – è nata durante i mesi di chiusura per l’emergenza sanitaria: sfruttando la modalità di visita virtuale, implementata ad hoc con un’innovazione digitale, individuata da uno dei ragazzi del Gruppo Giovani del Poldi Pezzoli è stato possibile rendere visibile sullo schermo del computer l’interprete della lingua dei segni.

La sperimentazione ha avuto un ottimo riscontro e pertanto le visite con la traduzione simultanea dei contenuti in Lis sono state inserite nelle proposte del Museo».

Ora c’è la volontà di condividere questa esperienza con altri musei ed istituzioni del territorio: «Vorremmo ridurre le inevitabili carenze – prosegue Zanni – con uno spirito propositivo, partecipativo e di rete che valorizza e stimola la progettazione sociale dei percorsi culturali, il welfare di comunità e l’abbattimento di tutte le barriere».

Numerose le attività già in programma che coinvolgono anche il gruppo giovani dell’Ente Nazionale Sordi: il 25 giugno appuntamento virtuale con il museo Pepoli di Trapani, il 12 luglio alle 12 con palazzo Colonna a Roma, in settembre è previsto un gemellaggio virtuale con Palazzo Moroni di Bergamo. A Milano, il 14 giugno (ore 10 e 11.30) sono invece disponibili visite guidate alle collezioni in presenza e accompagnati da un interprete della lingua dei segni. L’esperienza si replica il 25 giugno alle 14 e il 14 luglio alle 14.

Sono inoltre al via il 28 giugno con replica a settembre un ciclo di laboratori con professionisti museali per persone sorde provenienti da tutta Italia. Nel primo laboratorio a cura di Silvia Gherra illustratrice e designer, docente presso la facoltà del design del Politecnico di Milano e presso l’istituto Europeo di Design si lavorerà alla realizzazione di un prototipo con la tecnica pop up di Poldo Piccolo fantasma per i bambini sordi.

A settembre si terrà un laboratorio di grafica e fumettistica con docenti e professionisti sordi, mentre ad ottobre sarà organizzato un corso per studiare e prototipare, con la metodologia del design thinking un supporto digitale per la visita in presenza, realizzato insieme alla comunità dei sordi. Infine sempre ad ottobre partirà un corso di formazione di base su strategie comunicative per il personale del museo addetto alle biglietterie, alla sorveglianza e all’accoglienza e un ciclo di incontri per giovani sordi che si prepareranno per future visite guidate in Lis al museo, sia in presenza che a distanza.

Tutte queste iniziative che garantiranno un’accessibilità permanente del Museo Poldi Pezzoli, saranno riportate all’interno del progetto Maps, il portale web multimediale in cui sono presenti tutte le risorse museali, gli istituti, i luoghi di cultura che hanno realizzato percorsi accessibili per persone sorde.

 

L'informazione completa