Comunicazione, emozione ed interazione

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Il progetto OLOS®VISIT, cofinanziato dall’Unione Europea attraverso Regione Lazio POR FESR 2014-2020, è stato realizzato dall’ente di ricerca Culturale e dall’impresa DIDA Srl ed è pronto per essere fruito da tutto il pubblico presso il Museo Civico dell’Agro Veientano presso il Comune di Formello (Rm).

Situato nell’Agro di Veio, il Museo illustra tutte le fasi della storia del territorio dall’epoca protostorica all’Età del Ferro, dal periodo etrusco orientalizzante e arcaico all’epoca romana a partire dalla presa della città nel 396 a.C.

Tra gli interessantissimi reperti presenti nel luogo è stata realizzata un’installazione che consente di compiere un’innovativa visita al museo grazie ad un simulatore ambientale dove i personaggi umani olografici interagiscono con il pubblico.

Si tratta di un orizzonte esperienziale unico nel suo genere: comunicazione, emozione, interazione.

Così il Museo dell’Agro Veientano di Formello può rivivere in tutta la sua ricchezza storica e culturale quell’esperienza, attraverso l’interazione che il pubblico può instaurare attraverso gli smartphone o dei device mobili con alcuni personaggi emblematici ricreati da performance di attori professionisti resi olografici, dall’antichità all’età contemporanea.

I personaggi, che possono interagire in diverse lingue: italiano, francese e inglese e anche in LIS (Lingua dei segni), sono dei “Genius loci” che saranno sicuramente molto apprezzati anche dagli studenti in visita e rappresentano, soprattutto oggi, nell’auspicata riapertura post pandemia, un utilizzo nuovo di strumenti didattici tecnologici per l’apprendimento.

“Imparare divertendosi” sembra essere lo slogan che possiamo portarci a casa dopo questa esperienza che, attraverso la cura nella ricostruzione dei costumi e l’elaborazione di testi a partire da documenti storici, conferisce alle singole interpretazioni un originale continuum comunicativo ed interattivo, rispettoso delle specificità storiche e sociali di ogni personaggio.

Nel percorso museale ogni visitatore entra in un “portale del tempo” attraverso cui rivivere il passato in maniera olografica interattiva e, così, sentirsi parte della Storia.

 

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