Ecco la app delle meraviglie d’arte

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Itinerari suggeriti, video a 360 gradi, gallery fotografiche da zoomare a piacere e persino un gioco a quiz. Al centro, le meraviglie artistiche del Museo Benozzo Gozzoli e il territorio di Castelfiorentino. Ecco BeGo App, la piattaforma virtuale (realizzata da FabbricaDigitale grazie al contributo di Fondazione CR Firenze) che i visitatori possono già scaricare sui propri smartphone con sistemi Android o IOS: basta solo attivare la geolocalizzazione, e in prossimità di un sito rilevante il cellulare invierà le notifiche dei contenuti multimediali dedicati. Che siano le opere d’arte custodite all’interno del Museo Benozzo Gozzoli come monumenti, palazzi, chiese, il teatro o tratti della Via Francigena. Da scoprire attraverso immagini, audio e brevi descrizioni. Nonché una mappa che segnala punti di interesse e percorsi naturalistici. E il calendario – collegato direttamente a quello dello smartphone – aggiornato sugli ultimi eventi culturali della città, tra spettacoli e inaugurazioni. Per vivere appieno il museo e tutto ciò che lo circonda.

Fino alla via Francigena

«Nel Paese del museo diffuso diventa imprescindibile cercare un collegamento con il territorio — ha detto la direttrice del Museo Benozzo Gozzoli Serena Nocentini — E adesso tutti gli strumenti attivati in questi anni al BeGo per i differenti pubblici saranno a disposizione per godere della bellezza del patrimonio di Castelfiorentino e del suo ricco paesaggio, incluso il tratto di Francigena. Si tratta di un altro importante traguardo che porta il Museo BeGo ad essere sempre più centrale nella vita della comunità». Sì, perché l’app BeGo è stata pensata e costruita soprattutto per rendere accessibili, con le sconfinate possibilità della tecnologia, luoghi fisici che non sempre sono facili da raggiungere o da conoscere per un disabile. Così, tra le altre opzioni, ogni videoguida è accompagnata da sottotitoli e da un interprete di Lingua Dei Segni Italiana (LIS); le notifiche sono personalizzabili in vibrazioni per le persone sorde e in suoni per le persone cieche.

Patrimonio culturale alla portata di tutti

Patrimonio culturale alla portata di chiunque, insomma, come è da sempre negli obiettivi del Museo. Che ha iniziato a distinguersi nel panorama nazionale già nel 2013, rendendo accessibile la propria raccolta prima a non vedenti – grazie a postazioni tattili e audio per l’indagine degli affreschi, o audioguide che forniscono indicazioni sensoriali e sottofondi musicali utili a cogliere le suggestioni dei dipinti – e successivamente a malati di Alzheimer attraverso percorsi riservati. E ancora adulti e bambini con disabilità intellettive o disturbi dello spettro autistico, accompagnati nella visita da guide specializzate all’interno del progetto Museo Per Tutti (di L’Abilità Onlus con Fondazione De Agostini). «E adesso, con BeGo App, il concetto di accessibilità che da sempre portiamo avanti esce dai suoi confini fisici, per abbracciare l’intera Castelfiorentino».

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