BeGoAPP, la piattaforma che mette in connessione la città con le persone

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Il Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino lancia la nuova App accessibile e inclusiva. Si tratta di un altro tassello che si aggiunge al progetto Museo for ALL, realizzato con il contributo della Fondazione CR Firenze

Il territorio di Castelfiorentino con il suo tratto di Via Francigena e il museo Benozzo Gozzoli diventano “smart” grazie alla piattaforma XuniPlay realizzata da FabbricaDigitale. Arte, natura, paesaggio e accessibilità sono le parole chiave di uno strumento che racconta a tutti, con modalità originali e all’avanguardia, le ricchezze storiche, artistiche e ambientali di Castelfiorentino, favorendo la partecipazione attiva grazie ad un approccio personalizzato, interattivo, ma soprattutto inclusivo.
Nasce, grazie al contributo della Fondazione Cr Firenze, BeGo App, un nuovo strumento accessibile e inclusivo che cittadini e turisti – italiani e stranieri – potranno utilizzare per divertirsi a scoprire il Museo Benozzo Gozzoli (BeGo) del Comune di Castelfiorentino, i luoghi più suggestivi e importanti del territorio e della celebre Via Francigena, anche quelli meno accessibili, la loro storia ed il patrimonio artistico che custodiscono.

«Grazie a questa nuova applicazione per smartphone il Museo BeGo diviene sempre di più un punto di riferimento per tutto il patrimonio storico-artistico e ambientale del nostro territorio, proponendosi come utile guida per i turisti ma anche per coloro che hanno difficoltà a fruirne pienamente» sottolinea il vicesindaco con delega a Cultura e Turismo, Claudia Centi. «Cultura, turismo e accessibilità sono i suoi punti di forza, e non è dunque un caso che abbiamo programmato la presentazione sabato mattina, durante il festival lungo la Via Francigena, per sottolineare questo virtuoso legame che non interessa solo il Museo BeGo ma tutto il patrimonio paesaggistico e museale del Comune di Castelfiorentino».

«Questa piattaforma rientra a pieno titolo nel progetto di valorizzazione e di sviluppo dell’accessibilità al Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino e si inserisce nei numerosi interventi della nostra Istituzione a favore del territorio dell’Empolese Valdelsa», dichiara il direttore di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori. «Alla Fondazione sta molto a cuore il concetto di accessibilità e questo impegno vuole anche essere di stimolo per il territorio stesso per elaborare formule sempre più adeguate per rendere ancora fruibile il nostro straordinario patrimonio di arte e cultura».

Attraverso questa nuova App, utilizzabile con i sistemi Android e IOS, gli utenti possono interagire con i musei, il teatro, i monumenti, i palazzi e le chiese della città fino al paesaggio circostante, direttamente dal proprio smartphone. Tutto questo avviene mentre si visita il territorio, vivendo così un’esperienza in cui i luoghi fisici si fondono con la tecnologia digitale, dando vita a una esperienza avvincente, ma soprattutto potendo godere di contenuti accessibili a tutti. La visita dei luoghi diventerà un’esperienza emozionante e educativa, che potrà essere personalizzata in base al tempo a disposizione, ma anche ai gusti e alle esigenze delle persone. La bellezza e la ricchezza del patrimonio presente, da scoprire con gli itinerari suggeriti, diventano grazie alla BeGo APP uno spazio di conoscenza infinito, capace di infrangere le barriere fisiche. Il visitatore e le sue curiosità sono messi al centro dell’esperienza, insieme alle necessità di ciascuno: grazie a questa tecnologia e ai contenuti studiati ad hoc, sono stati resi accessibili luoghi che possono non esserlo per chi ha disabilità motoria e con i video 360° sempre disponibili, le porte virtuali di ogni punto di interesse della città si aprono in qualsiasi momento della giornata lasciando scoprire la propria storia.

In prossimità dei luoghi più importanti, grazie alla funzione di localizzazione, il visitatore riceverà le notifiche dei contenuti multimediali derivanti da “Beacon” o da “Geofence”. A soddisfare le curiosità del visitatore, gallerie di immagini in alta risoluzione, centinaia di opere d’arte fino agli affreschi di Benozzo Gozzoli visibili in modalità nuova, audio-video-guide inclusive nella Lingua dei Segni Italiana (Lis) fruibili da tutti, approfondimenti e video a 360 gradi ottimizzandoli opportunamente per la visione che si svolge a schermo intero, sia navigando l’immagine con tocco del dito, sia navigando l’immagine muovendo il dispositivo.

«Credo che in un Paese che trova nella definizione di ‘Museo diffuso’ la peculiarità del proprio patrimonio, sarà elemento imprescindibile di chi opera in ambito museale cercare un collegamento del Museo con il proprio territorio. Con la BeGoAPP il concetto di accessibilità che da sempre portiamo avanti al Museo esce dai suoi confini fisici per abbracciare tutta Castelfiorentino ed il suo territorio», afferma Serena Nocentini, direttrice del BeGo e responsabile del progetto “Museo for ALL.

L’applicazione è anche social, grazie alla sezione dedicata alla gamification con la spassosa “Caccia Ai Tesori”, dove gli utenti, tramite il proprio smartphone, sono guidati a scoprire i luoghi più significativi del patrimonio della città risolvendo alcuni indovinelli; una nuova modalità di coinvolgimento collettivo, educativa e divertente.

BeGo APP è un altro tassello che si aggiunge al progetto Museo for ALL, realizzato con il determinante contributo della Fondazione CR Firenze, che ha affiancato ed integrato l’offerta di servizi che il Museo offre per vari tipi di pubblico. Fondamentale è stato anche il lavoro svolto in sinergia con professionisti che si occupano di territorio e accessibilità: le conoscenze e competenze di Francesca Sgambato dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Firenze – che ha seguito passo passo la realizzazione della app – sono state fondamentali per garantire al prodotto piena usabilità da parte delle persone non vedenti. L’associazione T.H.E. Toscana Hiking Experience ha contribuito ad arricchire la app segnalando e testando percorsi significativi per il territorio e la Via Francigena con la possibilità di scaricare tracce gpx per le persone più esperte di cammini.

In apertura l’ingresso al Museo Benozzo Gozzoli Foto Wikipedia di I, Sailko

http://www.vita.it/

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