Fotografia: ‘Non siamo ciò che mangiamo’

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(ANSA) – FIRENZE, 17 MAG – Una performance nata giocosa, sulle relazione con il cibo dei suoi compagni di studi all’Accademia di Belle arti, poi evolutasi in una tematica più importante e complessa, quella dei disturbi del comportamento alimentare dopo aver intervistato ragazze che ne soffrono.

E’ ‘La Spesa – Non siamo ciò che mangiamo’, mostra fotografica della 23enne Oriente Plazzi Marzotto, in programma da domani all’1 giugno nei locali e pure negli antichi armadi – “per sottolineare il senso di costrizione delle ragazze”, spiega l’autrice – del Guardaroba storico di Montedomini a Firenze.

Nell’esposizione, a cura di Milena Zunino, l’artista costruisce 32 immagini in cui il corpo femminile è in stretta relazione con una serie di alimenti, a volte mimati, a volte solo evocati. Accompagnati da didascalie estratte dalle interviste fatte da Plazzi Marzotto a ragazze che soffrono di disturbi alimentari, i fotogrammi in mostra suscitano emozioni ambivalenti.

A un primo sguardo possono apparire bizzarri, appunto quasi giocosi, ma poi lasciano subentrare sensazioni più ombrose, dall’angoscia a una sorta di vuoto silente. E nel titolo della mostra si nasconde il nodo del discorso giocoso presentato dall’artista per scatti fotografici: non siamo quello che mangiamo perché biscotti, frutta e ortaggi non pensano.

Oriente Plazzi Marzotto sta completando gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, nella scuola di pittura di Calogero Saverio Vinciguerra. Frequenta anche il corso di lingua dei segni italiana all’Ente Nazionale sordi di Firenze, dal 2017, significativo anche per quanto riguarda la ricerca pittorica: “Non sono una astrattista ma una figurativa, mi esprimo meglio con le mani”.
(ANSA).

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