Domenica 11 dicembre tre eventi animano il museo di Santa Giulia in città, oltre naturalmente ai tesori storico-artistici conservati nelle sale.
Il primo appuntamento è alle ore 15.30 nella White room, per la rassegna l’Opera del mese: 12 capolavori per 12 mesi il progetto per la valorizzazione del patrimonio museale bresciano, incontro con la Bottega dei Bembo, Madonna in trono con il Bambino e Sant’Antonio Abate, un affresco (strappo), 1420-1430 circa, dalla chiesa di Sant’Antonio di Vienne, introduce l’opera lo storico dell’arte Paolo Bettoni.
L’opera, esposta nella sezione La storia del monastero del Museo di Santa Giulia, mostra la Vergine seduta su un sontuoso trono di fattura gotica riccamente intarsiato, colta nel naturalissimo gesto della madre che allatta il Bambino. Assiste alla scena un Sant’Antonio, dalla lunga barba bianca, identificato dal saio monacale e dal caratteristico bastone con la campanella.
Esso inclina la testa in direzione dei personaggi divini e rivolgendo lo sguardo verso lo spettatore lo invita alla riflessione e alla contemplazione. Secondo la lettura critica che lo storico Panazza fece in un suo scritto del 1963, questo affresco risalirebbe al periodo in cui la famiglia Bembo cominciava la sua attività nella città di Brescia. In particolare, lo studioso lo avvicinava allo stile del capostipite Giovanni Bembo, riscontrando certe tonalità cromatiche tipiche della tradizione cremonese.
Per quanto riguarda la collocazione originaria, diversi dettagli di somiglianza avvicinano quest’opera e altri due affreschi sempre delle collezioni civiche, ad alcuni pitture parietali presenti nella ex chiesa di Sant’Antonio di Vienne, ora Aula Cavallerizza. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Secondo appuntamento, per la rassegna appuntamento a sorpresa con la domenica dadaista, sempre alle ore 15.30 un visita guidata con sorpresa. Collage, ready made, cortometraggi, rotorelief, assemblaggi, fotomontaggi, rayogrammi… tante e rivoluzionarie le invenzioni di regole e “non-tecniche” nate e applicate dai dadaisti. Così afferma Man Ray in un’intervista: Non mi interessa affatto essere coerente come pittore, come creatore di oggetti o come fotografo. Posso servirmi di varie tecniche diverse come gli antichi maestri, che erano ingegneri, musicisti e poeti nello stesso tempo.
Questo ed altri concetti emergono prepotentemente dalle opere esposte nella mostra Dada 1916, da scoprire attraverso la visita guidata che questa domenica riserverà una divertente sorpresa, perfettamente in linea con lo spirito irriverente di Dada!
Durata 1,30 circa, biglietti € 5 ridotto – € 3,50 dai 6 ai 13 anni, servizio guida € 4 a persona. Prenotazioni CUP 030/2977833-834 santagiulia@bresciamusei.com
E ancora, sempre domenica, speciale visita in LIS (Lingua Italiana dei Segni). Si svolgerà alle ore 15.00 la visita in LIS, itinerario che rientra nel progetto Porte aperte. Museo accessibile finalizzato a favorire l’accoglienza nei musei bresciani, l’accessibilità alle collezioni e la conoscenza del patrimonio storico artistico della città per tutti, nella salvaguardia dei principi di uguaglianza delle opportunità culturali.
Nella lingua dei segni visite tematiche, dedicate a gruppi di persone sorde e sordomute, condotte nella Lingua Italiana dei Segni (LIS) da un informatore sordo con funzioni di mediazione, specificamente formato sul patrimonio museale bresciano. Durata 1,30 circa, biglietti ingresso ai musei è gratuito ai disabili. Il servizio di guida ha un costo agevolato di € 3.00 cad. Prenotazioni CUP 030/2977833-834 santagiulia@bresciamusei.com