Compassione e ipocrisia? «Per noi disabili sono anche peggio delle barriere architettoniche, i gradini o gli ostacoli che ci impediscono di muoverci ed essere autonomi».
Tortello – Torino
È il messaggio che vuole lanciare il convegno «Senza pietà» organizzato a Palazzo Carignano dalla Consulta per le persone in difficoltà, con la collaborazione di Volto, il centro servizi per il Volontariato animato da Silvio Magliano, e da altre realtà, nella giornata internazionale per la Disabilità. Un dibattito, quasi un talk show con molti ospiti, in cui si è provato ad abbattere con coraggio e decisione un muro di pregiudizi, pietismi, cecità, sordità e nullafacenza della società, nei confronti di persone con disabilità. «Il pericolo più grande, per quelli come me che non si sono mai considerati disabili, anche se sono su una sedia a rotelle e lottano contro una serie di difficoltà, è di essere apostrofati come diversi», spiega Gabriele Piovano della Cpd.
CARROZZINE COME BICI
Sul palco, animati da Paolo Severini, autore e regista teatrale e televisivo, si sono dati la palla professionisti di diversi campi, che hanno raccontato la loro esperienza professionale e la loro storia personale. Tra di loro Danilo Ragona, designer e imprenditore, creatore di Able to Enjoy, azienda che ha rivoluzionato il mondo delle carrozzine: Ragona è inventore della Fixed, una sedia a rotelle con le ruote delle biciclette a scatto fisso, prodotto di design made in Nichelino, realizzata in collaborazione con la Danisi Engineering e Modena Interiors, che è «uscita dal circuito delle carrozzine tradizionali, brutte, grigie e vendute dai fornitori delle aziende ospedaliere», spiega. La Fixed costa meno di una carrozzina tradizionale, «proprio perché ha montate le ruote della bici, che si possono cambiare anche di domenica andando da Decathlon», ed è finita anche sulle passerelle dell’ultima Milano Fashion Week. Dopo aver lavorato nel mondo del disegno industriale Ragona, in carrozzina dall’età di 21 anni a causa di un brutto incidente in auto, ha lasciato Pininfarina e si è messo in proprio. Oggi vende più all’estero che in Italia, per una semplice ragione: «Qui devi aspettare mesi perché le Asl rimborsino gli acquirenti, c’è ancora la mentalità che sia il medico a doverti consigliare la carrozzina giusta».
SUL PALCO SENZA VEDERE
Prima di lui, Fabrizio Marta, alias Rotex, viaggiatore su due ruote, e Angela Mottola, stilista “silenziosa” di abiti, 24enne di Milano, direttrice artistica del Giro d’Italia di Handbike. All’età di sei mesi è rimasta sorda, fino al 2007, quando ha deciso di fare l’intervento per l’impianto cocleare, che le ha restituito una percezione dei suoni. Tra le testimonial, anche Carlotta Bisio, attrice teatrale non vedente, donna da palcoscenico e il pubblico difficilmente si accorge della sua disabilità. «Parto con un po’ di vantaggio – spiega -, non sono cieca dalla nascita. Il mio cervello sa come è fatto un tavolo o un bicchiere, dieci minuti prima di andare in scena ristudio lo spazio, la gente che recita con me è rigorosissima e io so perfettamente dove devo andare, si alza il sipario e tutto funziona». Per studiare i copioni, fino a pochi anni fa, prima che diventasse anche lei un’attrice professionista, ad aiutare la Bisio c’era la figlia. «Ora invece ci sono gli ausili audiobook» precisa.
SESSUALITÀ E SPORT
Tra i temi toccati anche quello della sessualità e dell’affettività delle persone con disabilità, dei love giver o assistenti sessuali, esperienze per nulla normate, purtroppo, in Italia, raccontate dal libro di Max Ulivieri “LoveAbility” e da un bel cortometraggio di Paolo Severini, “L’amore vola”. E ancora, lo sport, con Patrizia Saccà, atleta paralimpica europea e mondiale, oggi allenatrice e giocatrice in C2 di tennis da tavolo, altrimenti detto ping pong. «Siamo ancora lontani da una mentalità davvero libera, che accetta l’imperfezione e le menomazioni nello sport», dice, e denuncia gli atteggiamenti pietistici anche di alcuni commentatori alle ultime Paralimpiadi, che stonavano con lo spirito agonistico della competizione.
Per la giornata internazionale della Disabilità, il 3 dicembre, alcuni musei si sono organizzati con iniziative: tra questi, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, ha diffuso un video di presentazione di se stessa e delle mostre, visibile a questo indirizzo , tradotto in Lis, la Lingua Italiana dei Segni, per non udenti.