Mercoledì 17 agosto doppio appuntamento per i Notturni d’Arte organizzati dall’Assessorato Cultura del Comune di Padova con il contributo di Cassa di Risparmio del Veneto e dedicati quest’anno alla Padova del Rinascimento, con alle ore 18 visita guidata alla Torre dell’Orologio (ritrovo in piazza Capitaniato; biglietto euro 3) e alle ore 21 una passeggiata guidata da Ca’ Lando a Porta Liviana detta Pontecorvo (ritrovo in via Gabelli 106; biglietto euro 3) . Alle ore 18 sarà presente un interprete LIS – Lingua dei Segni Italiana per il pubblico sordo.
“Porteremo il pubblico dei Notturni – afferma l’Assessore alla Cultura del Comune di Padova Matteo Cavatton – a visitare dei monumenti che sono dei veri primati: dall’orologio di piazza dei Signori, che è il primo astrario da torre realizzato al mondo, a Ca’ Lando, che rappresenta il primo esempio di edilizia popolare al mondo, passando per porta Liviana, la prima porta patavina a essere terminata”.
L’Orologio Astrario realizzato da Jacopo Dondi nell’anno 1344 per essere collocato nella torre della Reggia dei Carraresi che dava su piazza Duomo, alla fine del 1300, a causa di eventi bellici, andò distrutto. Il progetto per la sua ricostruzione nell’altra torre della Reggia su piazza dei Signori, in copia fedele all’originale, fu presentato nell’anno 1428 da Novello dall’Orologio, discendente del primo costruttore, in collaborazione con il fabbro Giovanni Dalle Caldiere di Vicenza e i lavori terminarono nell’anno 1434. Nel tempo si sono succeduti numerosi interventi di restauro: il più famoso è quello della metà del XVIII secolo dell’abate Toffoli, che portò i segni zodiacali al sistema tolemaico, eliminando la bilancia e lasciando un campo alle chele dello scorpione; da ciò nacquero le diverse leggende sulla mancanza della bilancia e della giustizia. Negli ultimi anni interventi di restauro sono stati realizzati dal Comune ed hanno interessato il quadrante con i suoi segni zodiacali e l’apparato lapideo, oltre a prevedere la sostituzione con dispositivi automatici dei meccanismi manuali che regolano la successione dei giorni e dei mesi.
Il complesso di Ca’ Lando in via Gabelli rappresenta il primo esempio di case popolari: voluto nel 1513 dal nobile Marco Lando, che nel testamento diede disposizione di costruire 12 alloggi per padri di famiglia padovani, fu realizzato tra il 1533 e il 1534 con la distribuzione delle case, dotate di brolo, intorno a una lunga corte acciottolata, il cui punto di fuga è la chiesa di san Marco e di san Vitale, che rimase inofficiata dopo le soppressioni napoleoniche e utilizzata come abitazione.
Porta Liviana, detta Pontecorvo, dedicata al capitano generale Bartolomeo D’Alviano, morto il 7 ottobre 1515, fu terminata nel 1517 probabilmente su disegno dell’architetto luganese Sebastiano Mariani. Era una delle principali porte d’accesso delle mura cinquecentesche di Padova. Orientata sulla via esterna per Chioggia, era protetta da un fossato, attraversato da un ponte a tre arcate laterizie di 5 m di luce ciascuna e 10 di larghezza fino ad un ponte levatoio, che è stato poi sostituito con una quarta arcata; oggi esso si trova interrato sotto l’asfalto del piazzale.
Biglietti 3 euro, da acquistare in prevendita presso gli uffici del Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche in via Porciglia 35, orario dal lunedì al giovedì 8.30-12.30, 15-18.30, venerdì 8.30-13.30, 14.30-16.00, sabato 8.30-13 (chiuso domenica e lunedì 15 agosto) con possibilità di acquisto la sera stessa della visita nel caso in cui i biglietti fossero ancora disponibili. Possibilità di abbonamento.