Parlare attraverso le foto: in mostra il linguaggio di una giovane sorda

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Si intitola “Passeggeri” e i protagonisti sono gli insetti. E’ la mostra di Chiara Biasin, giovanissima fotografa non udente, che verrà inaugurata domenica 15 maggio alle 17 presso la sala espositiva Dosso Dossi in via Bersaglieri del Po 25b, dove rimarrà esposta fino al 22 maggio.

insee-420x348“L’ispirazione nasce dall’osservazione di questi animaletti, che sono sempre in viaggio – racconta l’autrice -. L’idea di questa mostra nasce da due mie grandi passioni: la fotografia e la natura. Ho cercato i soggetti per le mie foto nelle campagne che circondano casa mia; attraverso di loro ho voluto raccontare non solo i luoghi, ma anche la vita che li popolava mentre crescevo”.

“Le fotografie catturano dei momenti che sono allo stesso tempo ordinari e straordinari – commenta Chiara Biasin -. Gli insetti sono minuscoli e inarrestabili. Nelle loro avventure si posano su altri elementi della natura: fiori, foglie, rami… Sono questi incontri i soggetti delle mie fotografie”.

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foto facebook di Chiara Biasin

“L’aspetto più complicato da gestire – rivela la fotografa – è stato selezionare le foto e, quindi, tenerne fuori alcune: ciò mi ha permesso di ragionare su come costruire un percorso che lanci un messaggio a chi lo guarda. Ho imparato che per realizzare un progetto di questo tipo non basta seguire i propri gusti, ma che bisogna anche provare ad incontrare quelli del pubblico”.

“Per la mia vita di ragazza sorda – racconta la ragazza – le immagini sono il mezzo più importante attraverso cui il mondo mi parla ed io riesco a raccontare me stessa; per questo la fotografia è una parte fondamentale della mia vita. La fotografia mi rende libera e felice”.

E’ poi il momento dei ringraziamenti “alla professoressa Calzolari che mi ha seguito in questo percorso, a Tiziana Di Girolamo che mi accompagna da tanti anni ed è venuta a tradurre in Lis e alla la mia famiglia che mi sostiene, mi ha dato la possibilità di avere una macchina fotografica e ha creduto in me”.

http://www.estense.com

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