La nuova vita di una coppia milanese e il loro progetto rivolto ai sordi
di FRANCESCA NERA
In inverno è immersa nel bianco, in estate circondata dal verde. Ma in ogni stagione si respira un’aria calda; quel tepore che solo una famiglia unita è in grado di offrire. È la struttura gestita da Mariarosa Bianchi e dal marito Roberto Piacentini che, superati i sessant’anni, hanno deciso di lasciarsi alle spalle la frenesia della città (Milano) per rifugiarsi fra le quiete montagne della Valchiavenna e dar vita ad un ambizioso progetto: un bed & breakfast davvero speciale, ideato e gestito in modo da accogliere le persone non udenti.
«L’idea è nata dalla nostra passione per la natura – spiega Mariarosa – ma anche con l’intento di poter garantire un futuro sereno a nostra figlia Michaela che è sorda. Avviare quest’attività, infatti, le ha consentito di trovare una comunità di amici e di non sentirsi isolata». Più che un progetto di business quello della famiglia Piacentini è infatti una concreta missione di vita, che affonda le sue radici in una storia di rara umanità.
«Michaela è entrata a far perte della nostra famiglia in modo del tutto naturale – racconta -. Ci siamo conosciute quando lei frequentava la prima elementare perchè ero la sua insegnante di “linguaggio dei segni”. Oggi ha 15 anni e frequenta il primo anno della scuola alberghiera di Chiavenna. In tutto è con noi da sei anni: quattro di affido totale, preceduti da due di affido parziale».
«Da quando ci siamo trasferiti qui a Piuro – in località S.ta Croce – la sua vita è notevolmente migliorata. È molto più autonoma che in città, a Milano gli imprevisti erano sempre troppi. All’inizio l’avevo dotata di un fischietto in modo da avvertirci in caso di difficoltà ma oggi è completamente indipendente: prente l’autobus da sola, va a passeggiare nei boschi con il suo cane e il cavallo, e la comunità ci ha accolti benissimo. Molto più di quanto immaginassi».
Un’esperienza e una serenità che, dall’ottobre scorso, Mariarosa e suo marito hanno scelto di condividere con gli altri. «Nel nostro bed & breakfast tutti parlano il linguaggio dei segni e non esistono barriere comunicative. Inoltre, la struttura è dotata di appositi accorgimenti tecnici affinchè gli ospiti che hanno questo tipo di problemi possano sentirsi a loro agio. Ogni stanza è munita all’ingresso di un’apposita “luce di cortesia”. Invece che bussare alla porta o suonare il campanello, si attiva un segnale luminoso al quale i sordi sono particolarmente ricettivi. In questo modo è possibile avvisare che qualcuno intende entrare nella stanza, senza violare la privacy degli ospiti».
Un’oasi in cui i segni si trasformano in parole e la comunicazione travalica i limiti imposti dall’handicap. Il suo nome è «Bergvagabunden» che tradotto significa «vagabondo della montagna», in omaggio alla grande passione per le vette. «Questa parola è anche un modo per definire la natura stessa dei turisti, mai fermi su se stessi ma sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo», conclude Mariarosa. Qualcosa che potrebbero trovare proprio a Piuro, in località S.ta Croce. Com’è successo alla famiglia di Mariarosa.
Il bed & breakfast di Mariarosa e Roberto si trova in località S.ta Croce, nel Comune di Piuro. La stuttura è a due passi dai boschi, lungo la pista ciclabile che da Chiavenna porta oltre confine, nella Val Bregaglia svizzera. Per informazioni 0343/32665