Indossare i dispositivi di protezione individuale è una delle pratiche fondamentali per ostacolare la diffusione del nuovo coronavirus. Ma per alcune categorie di persone portare una mascherina può causare un forte senso di emarginazione.

Per i non udenti, ad esempio, indossare una mascherina significa non poter accompagnare la lingua dei segni alla lettura del labiale. Di fatto significa non poter comprendere quello che dice un’altra persona, udente o non udente, e non poter interagire con essa.

In questo modo la difficoltà di comunicazione di queste persone si accentua ancora di più, sommandosi allo stress generato dalle limitazioni conseguenti all’epidemia in corso in tutto il mondo. In Indonesia però hanno compreso e provato a risolvere il problema della comunicazione dei non udenti iniziando a produrre della mascherine con la parte in corrispondenza della bocca completamente trasparente.

L’idea di realizzare queste mascherine è venuta a Faizah Badaruddin, un’artigiana sordomuta che insieme a suo marito normalmente fabbrica tende e lenzuola per i suoi clienti. Badaruddin ha raccontato al South China Morning Post che da aprile il suo negozio ha convertito la produzione fabbricando due dozzine di mascherine trasparenti al giorno. Ogni mascherina costa 15000 rupie (98 centesimi di dollaro) e può essere indossata, ovviamente, da chiunque.

Il lavoro di Badaruddin e di suo marito evidentemente non risolverà il problema indonesiano della comunicazione dei non udenti durante l’emergenza. Dovrebbe però fare da esempio per una sensibilizzazione mondiale verso il tema. La quarantena non è vissuta allo stesso modo da tutte le persone e alcune, soprattutto in questa situazione, hanno più bisogno di aiuto di altre.

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