– 194 giorni alle Paralimpiadi: Joshi la donna che vuole cambiare la narrativa sulla disabilità

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“Penso che il linguaggio dell’inclusione sia quello che voglio vedere ovunque”, ha detto Manasi Joshi, campionessa del mondo di para badminton.

Le donne di tutto il mondo già lo sanno e già hanno sentito tutto quel che sono stanche di sentire. Le banalità. Le osservazioni improvvisate. In un mondo pieno di pandemia, ciò che riempie tutti di ottimismo è che le donne di tutti i ceti sociali stanno ancora cercando di rompere quel velo di banalità.

Per coloro che sono doppiamente svantaggiati a causa della povertà o di qualsiasi altro impedimento, questo rende le cose molto più difficili. Vincere queste difficoltà “diventa uno sport in sé” per donne come Joshi.

Alla settimana virtuale dello sport globale di Parigi, recentemente conclusa, che l’IPC ha contribuito a creare in qualità di “sostenitrice orgogliosa”, la 31enne ha spiegato come sta usando lo sport per cambiare la narrativa sulla disabilità.
Joshi è vicina al suo debutto nella disciplina del Para badminton ai Giochi Paralimpici. “Se c’è una cosa che vorrei cambiare nello sport, è l’accessibilità del gioco”, ha detto l’atleta indiana che è anche l’attuale campionessa mondiale di para badminton apparsa sulla copertina di Time Magazine.
Joshi è cresciuta in India, dove ha detto che procurarsi le attrezzature a volte era la sfida più grande. Crede di essere la voce non solo della sua nazione, ma di un intero mondo di non rappresentati. Il suo allenatore e sostenitore di lunga data, Pullela Gopichand, la loda per aver fatto le cose in modo diverso.

“Ha dimostrato se stessa cosa si può fare, non solo vincendo i campionati del mondo, ma anche mostrando un modo diverso per raggiungerli”, ha detto Gopichand.
Joshi ha aggiunto: “Inizialmente, gestire l’aspetto finanziario, soprattutto per le attrezzature protesiche, era difficile perché noi (giocatori) non abbiamo un aiuto in questo. Dobbiamo pagare di tasca nostra per questi dispositivi”. La sua esperienza non è molto diversa da quella di Bebe Vio, campionessa paralimpica di scherma in carrozzina. Per Vio, la scherma è diventata motivo di orgoglio e un modo unico di esprimersi.

La 23enne schermidrice italiana è entrata in scena per la prima volta nel 2016 e da allora ha costantemente vinto titoli successivi.

 

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