La stazione del futuro «non permetterà ai disabili di muoversi in autonomia»

Inclusione andicap farà opposizione al progetto di adeguamento pensato dalle FFS per la stazione di Giubiasco. «Siamo sorpresi», commentano le Ferrovie, «la pendenza delle rampe rispetta le prescrizioni a livello federale»

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Davide Giordano

GIUBIASCOMigliorare l’accessibilità per i viaggiatori. Inclusi quelli con disabilità. È questo lo scopo del progetto di adeguamento sviluppato dalle FFS per la stazione di Giubiasco. Ma Inclusione handicap Ticino si dice «insoddisfatta» delle soluzioni presentate dalle Ferrovie, che si allontanerebbero molto dall’obiettivo prefissato.

L’autonomia resta utopia – «I punti critici riguardano il superamento dei dislivelli, e quindi la possibilità di raggiungere i binari», spiega Caterina Cavo, responsabile barriere architettoniche di Inclusione andicap. Il progetto prevede infatti la realizzazione di nuove rampe, «che però hanno una pendenza troppo elevata, intorno al 10-12%. Quelle a norma, che consentono alla persona con disabilità di muoversi in autonomia, dovrebbero essere del 6%». Delle rampe «troppo ripide», insomma, che non consentirebbero ai viaggiatori a mobilità ridotta di accedere ai binari senza l’aiuto di terze persone.

Consultazioni infruttuose – Eppure il dialogo con FFS ci sarebbe stato. «Questa presa di posizione ci lascia un po’ sorpresi», commenta infatti la portavoce delle Ferrovie Roberta Trevisan, «visto che i rappresentanti di Inclusione andicap hanno seguito i nostri progettisti durante l’iter procedurale e hanno potuto dare suggerimenti e fare critiche». Dal canto suo, Inclusione andicap afferma di «aver manifestato a più riprese dubbi rispetto alla soluzione scelta. Ma il progetto è stato presentato così come è stato concepito inizialmente».

E, specifica il direttore Marzio Proietti, «avendo esaurito tutte le possibilità di trovare delle soluzioni concordate non ci rimane che la via dell’opposizione al progetto».

 

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