Elena Delle Donne è una cestista statunitense con origini italiane per via di un bisnonno di Olevano Romano che sposò un’abruzzese.
E’ una delle più forti giocatrici della WBNA, un vero mito. Non è solo un’icona dello sport ma piuttosto una vera e propria icona dell’universo femminile.
Nata a Wilmingotn il 5 settembre del 1989, alta 1.96 metri per 85 chilogrammi, è affetta dalla malattia di Lyme (una grave infezione trasmessa dalle zecche) e per il suo impegno nel sensibilizzare la gente sulla patologia è stata premiata dello Star Light Award dalla Lyme Research Alliance.
«Prendo 64 pillole al giorno. Sessantaquattro pillole: sono 25 prima di colazione, altre 20 dopo colazione, altre 10 prima di cena e altre 9 prima di andare a letto. Sento che la malattia mi sta lentamente uccidendo. O se non mi sta uccidendo direttamente, allora almeno conosco una cosa per certo: è davvero un male per me. È un ciclo infinito, estenuante e miserabile. Ma Lo faccio comunque. Prendere 64 pillole al giorno è l’unico modo per mantenere le mie condizioni sotto qualsiasi tipo di controllo. È l’unico modo per rimanere abbastanza sani da giocare al gioco che amo”.
L’AMORE
Elena Delle Donne durante un’intervista a Vogue, nel 2016 ha dichiarato di essere omosessuale e di sposare la fidanzata di allora Amanda Clifton.
Attraverso la grande esposizione mediatica riservata al suo matrimonio avvenuto due anni dopo (diretta Facebook sul profilo The Knot) cercò di aiutare chi ancora, soprattutto nello sport, aveva paura nel dichiarare di essere gay o lesbica. “Non sarà una giornata speciale solo per noi due – disse il centro delle Washington Mystics-. Voglio che abbia un impatto anche sulla comunità Lgtb. E’ per questo che ho accettato l’offerta di The Knot. Non voglio più che un’unione come la nostra diventi una notizia, ma sia la normalità”.
LA SUA STORIA
Elena Delle Donne è nata a Wilmingotn il 5 settembre del 1989. A tre anni, già alta, la scambiavano per un’adolescente. In terza media era addiritura 1,83. Ha un fratello e una sorella che ben presto scopre di essere cieca e sorda, il che la rende totalmente incapace di comunicare col linguaggio. La bambina soffre anche di autismo e di una paralisi cerebrale, un dramma enorme per la famiglia. Elena soffre ma in qualche modo riesce ad entrare in sintonia con la sorella riuscendo a capirsi a vicenda con gli sguardi e a sostenerla con infinito amore.
Le due ragazze passano ore a comunicare toccandosi le mani, abbracciandosi, baciandosi: se Lizzie ha fame o sete o freddo, tocca le mani di Elena in un determinato modo e lei capisce al volo quale sia la necessità della sorella.
Per lei aveva di fatto fermato la sua carriera per non lasciarsi sola a casa. Per lei ha combattuto sempre. “Lizzie non sa nemmeno che sono una giocatrice di basket, ma è stata la più grande motivazione per arrivare sino a qui”.
Elena giocatrice di carattere e con delle doti tecniche davvero sociali, ha un profilo Instagram molto seguito.