L’impresa di Tony: cammina dieci chilometri con le protesi e raccoglie un milione per l’ospedale che gli ha salvato la vita

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Un bambino di 5 anni del Kent è riuscito nell’impresa di camminare dieci chilometri sulle sue protesi per raccogliere fondi a favore dell’ospedale che lo ha operato salvandogli la vita.

Tony Hudgell era stato maltrattato da genitori quando era un neonato e per questo aveva dovuto subire l’amputazione delle gambe. Il bimbo ha detto di essere stato ispirato dal capitano Tom Moore, il 99enne veterano dell’esercito britannico che ha raccolto oltre 20 milioni di sterline camminando nel suo giardino per il coronavirus. E così a giugno ha camminato tutti i giorni per arrivare a dieci chilometri e raccogliere i fondi.

A soli 41 giorni di vita, Tony Hudgell – che oggi ha cinque anni – ha subito orribili abusi da parte dei suoi genitori biologici. Ha subito fratture multiple, lussazioni, traumi contusivi che gli hanno provocato una disfunzione multiorgano, uno shock tossico e la sepsi. È stato a pochi secondi dalla morte.  Nel 2017 le conseguenze di questi abusi e delle ferite riportate lo hanno portato all’amputazione di entrambe le gambe. Ma non solo, il suo fianco sinistro è slogato, ha problemi a una mano ed è sordo nell’orecchio destro.

Un dramma che non ha tolto né il sorriso né l’energia a questo bambino. Ama la vita, è felice con la sua nuova famiglia e ha appena completato un’impresa che ha dell’incredibile. Ha raccolto oltre un milione di sterline per l’ospedale che gli ha salvato la vita. Nel mese di giugno è riuscito a camminare per dieci chilometri per aiutare a raccogliere i fondi per la struttura che fornisce assistenza e supporto vitale a oltre 95mila bambini e giovani di tutta Londra. Tony ha completato la sua lunga passeggiata martedì scorso nella sua città natale di West Malling davanti a una folla che lo ha accolto e celebrato insieme alla sua famiglia adottiva.

 

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