ROMA, 24 MAR – Il flusso di profughi dall’Ucraina alimenta il problema dei minori non accompagnati e soprattutto dei bambini scomparsi, su cui occorre intervenire con l’attivazione, ad esempio, di controlli biometrici.

Lo ha detto Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, in audizione alla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. “Il tema della scomparsa esiste da sempre in Ucraina, e sui minori il paese ha grandi carenze strutturali. A questo si aggiunge la guerra: i bambini – racconta Caffo di ritorno da un viaggio in Polonia – arrivano alla frontiera con la Polonia spesso senza documenti, e spesso da soli.

Alla frontiera il controllo è poco efficace, e gli autisti dei mezzi diventano in qualche modo i tutori di questi bambini”. Superata la frontiera, prosegue Caffo, “i bambini che parlano ucraino o russo non sono nemmeno in grado di chiedere aiuto. Molti vengono portati in altri paesi europei da associazioni non riconosciute, e l’affidamento non passa per i canali ufficiali”. Una soluzione, sottolinea, “sarebbe attivare sistemi di controllo biometrico”. Accanto ai bambini scomparsi, ha aggiunto Caffo, c’è il problema dei bambini malati e disabili, che “richiedono cura e sostegno immediati”, perché spesso “non possono essere seguiti in modo adeguato nel loro paese.

Altro tema è quello relativo alla salute mentale, su cui – ha concluso – serve una grande rete di sostegno, per i bambini ma anche per gli adulti”.

 

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