Uno dei modi migliori per conoscere un popolo è conoscere come vive la fede. Per conoscere il popolo ucraino, bisogna addentrarsi in un’epoca della storia complessa e spesso non troppo conosciuta.
Si tratta di una Chiesa vissuta in “silenzio” – la Chiesa del Silenzio che non poteva parlare e che sembrava quindi che gli altri non volessero ascoltare.
Si intitola proprio Historia de la Iglesia del Silencio il libro in cui Florencio Hubeñak mostra la realtà della Chiesa in Paesi come Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia, Yugoslavia, Romania, Bulgaria, Albania, Paesi Baltici, Ucraina e Russia, con un’appendice dedicata alla Cina.
La Chiesa dei Sordi
La situazione si è trascinata per molti anni. Si dice che in pieno Concilio Vaticano II e di fronte al riferimento di un vescovo americano alla “Chiesa del silenzio”, il cardinal Wysziński lo interruppe esclamando: “La Chiesa del Silenzio non esiste. Esiste solo la Chiesa dei Sordi, la vostra”.
C’è voluto un nuovo Papa, un Papa polacco, Giovanni Paolo II, perché ci fosse una svolta, con un lavoro di disgelo, facendo sì che i cristiani tornassero a “uscire dalle catacombe”. Appena eletto Pontefice, un pellegrino gli gridò: “Non dimenticare la Chiesa del Silenzio!”, al che rispose: “La Chiesa del Silenzio non esiste più, perché ora parla con la voce del Papa”.
Non permettiamo che torni ad esistere una Chiesa del Silenzio o, cosa ancor peggiore, che ci possiamo trasformare nella Chiesa dei Sordi, che non ha ascoltato il clamore che viene oggi dall’Ucraina.