La guerra senza suoni dei profughi ucraini sordomuti accolti a Genova

0
625 Numero visite

La guerra senza suoni dei profughi ucraini sordomuti accolti al Novotel di Sampierdarena è tutta nelle pause. Il racconto della fuga, degli addii, del viaggio estenuante, nella lingua dei segni si affida alla forza dei gesti.

GUARDA IL VIDEO

“Abbiamo trascorso cinquanta ore in macchina – spiega una mamma, che arriva da Odessa – mia madre è ancora là. Non l’ho potuta portare, perché è molto anziana.

Lei stessa mi ha detto: pensa al futuro tuo e dei tuoi figli, io la mia vita l’ho fatta”. Sono ottanta, tra i quali venti bambini, i profughi accolti al Novotel: un’accoglienza finanziata dal Comune e resa possibile dall’Ens, l’ente nazionale sordi, sede di Genova.

(Video servizio di Erica Manna)

 

L'informazione completa