Mashudu Tshifularo, il primo chirurgo che ha curato una persona sorda con ossa dell’orecchio medio stampate in 3D

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L’intervento compiuto da Mashudu Tshifularo è stato rivoluzionario: sostituire le ossa danneggiate dell’orecchio medio con equivalenti in titanio stampate in 3D e donando così di nuovo l’udito ad un paziente

di Rebecca Manzi

Il dottor Mashudu Tshifularo, medico sudafricano, ha fatto la storia nel campo della chirurgia con un intervento pionieristico volto a curare la sordità conduttiva utilizzando ossa stampate in 3D. Nato nel villaggio di Mbahela, nella provincia di Limpopo, Tshifularo ha mostrato fin da giovane un profondo interesse per la medicina, un’aspirazione che ha coltivato fino a diventare uno dei più importanti chirurghi otorinolaringoiatri del Sudafrica.

Nel marzo del 2019, il professor Tshifularo ha raggiunto un traguardo straordinario eseguendo con successo il primo intervento chirurgico che ha utilizzato ossa dell’orecchio medio stampate in 3D per ripristinare l’udito di un paziente.

Questo intervento, realizzato presso lo Steve Biko Academic Hospital, ha coinvolto la sostituzione delle ossa danneggiate dell’orecchio medio – tra cui il martello, l’incudine e la staffa – con equivalenti in titanio stampate in 3D. Il paziente, un uomo di 35 anni che aveva perso l’udito a causa di un incidente stradale, ha riacquistato la capacità uditiva grazie a questo intervento innovativo.

Una tecnica che amplia l’accesso alle cure per le aree più povere

La tecnologia di stampa 3D utilizzata da Tshifularo ha aperto nuove possibilità nel campo della medicina ricostruttiva, in quanto consente di creare parti anatomiche personalizzate e su misura per i pazienti. La sua idea di utilizzare questa tecnologia deriva dalle ricerche che ha condotto durante il suo dottorato di ricerca, concentrandosi sulla perdita dell’udito conduttiva, che si verifica quando le vibrazioni sonore non vengono trasmesse correttamente dall’orecchio esterno a quello interno.

Il successo di questo intervento ha avute un significato profondo, poiché offre nuove speranze per milioni di persone in tutto il mondo sorde a causa di danni all’orecchio medio. Il professor Tshifularo ha evidenziato come questa tecnica possa ridurre drasticamente i costi e aumentare l’accesso alle cure per la sordità in Paesi in via di sviluppo e altre aree con risorse limitate.

Tutto ciò ci insegna come la tecnologia abbia la capacità di migliorare la qualità della vita delle persone e per questo è fondamentale affiancarla alla medicina, sperimentando e provando nuove tecniche per garantire un futuro migliore a chi ha problemi di salute

Redazione GreenMe

 

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