Un sistema per aiutare le persone che ci sentono poco o niente, anziani compresi, ha debuttato nella metropolitana di Tokyo
Una prima assoluta per il metrò della capitale giapponese (13 linee gestite da due società diverse: 9 da Tokyo Metro e 4 da Toei) che trasporta ogni giorno oltre 8 milioni di passeggeri. E che da anni lavora per aumentare la propria accessibilità ai disabili, finora gli ipovedenti e le persone sulla sedia a rotelle.
Ora la Subway Toei (Ufficio dei trasporti del governo metropolitano), che gestisce quattro linee e 106 stazioni, per aiutare i viaggiatori stranieri a superare le barriere linguistiche e gli utenti con disturbi dell’udito o sordi a orientarsi nella rete della metropolitana ha adottato un sistema di pannelli digitali che rispondono per iscritto alle domande vocali dei viaggiatori. Se sono stranieri la risposta arriva tradotta nella loro lingua: 12 quelle disponibili nel sistema di pannelli di comunicazione digitale (inglese, cinese, coreano, indonesiano, tailandese, vietnamita, francese, spagnolo, portoghese, brasiliano, birmano e filippino). Il sistema ha debuttato nella stazione di Tochomae. Un test per valutare una eventuale estensione successiva.
Questo sistema di visualizzazione, denominato VoiceBiz e UCDispla, è stato introdotto in via sperimentale per migliorare il servizio di accessibilità del metrò in vista dei Campionati mondiali di atletica leggera del 2025 e dei Deaflympics 2025, riservati agli atleti non udenti, che saranno entrambi ospitati nella capitale dell’Arcipelago.
Redazione Italia Oggi
di Simonetta Scarane