Non solo gli adolescenti sono stati i più colpiti da disturbi psicologici a seguito della pandemia. I dati ufficiali riportati dal Daily Mail denotano infatti come in Gran Bretagna anche nei bambini si sia registrato un incremento delle disabilità nel periodo post-Covid, con disturbi di apprendimento e autismo a farla da padrone. Complici sono state probabilmente le rigide misure restrittive adottate durante l’emergenza sanitaria ad aver destabilizzato la salute mentale dei più piccoli.
A fronte di ciò il dato positivo sembra essere rappresentato da una maggiore presa di coscienza del problema sia da parte degli interessati (con riguardo agli adolescenti) e ai genitori dei bambini colpiti a livello psicologico, sia da parte dello stesso governo britannico. Un portavoce del governo ha infatti dichiarato: “Abbiamo la consapevolezza che l’autismo e altre condizioni dello sviluppo neurologico è aumentata notevolmente negli ultimi dieci anni e abbiamo visto un aumento del numero di bambini e giovani che cercano diagnosi formali. Ci impegniamo a favore di un sistema di welfare che sostenga i più vulnerabili ma sia equo per i contribuenti, e tutte le prestazioni siano soggette al soddisfacimento dei criteri di ammissibilità“.
DISABILITÁ: LE CONDIZIONI PIÙ DIFFUSE TRA I BAMBINI
Le diagnosi di condizioni di salute mentale e condizioni comportamentali come l’ADHD sono aumentate dopo il Covid, con un bambino su nove che ora ha una disabilità. Ora ci sono 1,6 milioni di bambini classificati come disabili, più di un terzo in più rispetto al Covid, con un aumento del 144% del numero di bambini che ricevono sussidi per disturbi comportamentali come l’ADHD e l’autismo, secondo i dati ufficiali. Questi numeri vanno letti insieme all’ulteriore dato secondo cui circa l’11% dei bambini ha riportato una condizione limitante della vita che dura più di un anno nel 2021-22, rispetto all’8% nel 2019-20 e al 6% di dieci anni fa. I dati del Dipartimento per il Lavoro e le Pensioni mostrano tra l’altro un aumento del 69% delle prestazioni di invalidità richieste per i bambini nell’ultimo decennio, rispetto a un aumento complessivo del 10% dei richiedenti.
La preoccupazione riguarda però non solo la salute mentale dei bambini ma anche le ripercussioni economiche che l’incremento delle disabilità sta gravando sulle casse dello stato britannico. I ministri sono infatti preoccupati per il fatto che i pagamenti per l’invalidità dei minorenni sono saliti a 3 miliardi di sterline e si prevede che raggiungeranno i 5 miliardi di sterline entro il 2030, creando potenzialmente una generazione dipendente dai sussidi. Ad oggi più di 650.000 bambini ricevono l’assegno di invalidità, con poco meno della metà delle richieste di sussidi per difficoltà di apprendimento, con un aumento del 37% in cinque anni.
di Redazione Il Sussidiario
Sabrina Maestri