Salute. L’Angelo dei non udenti

Un apparecchio acustico «open source» e fai-da-te sbarca in Ticino, al servizio degli anziani

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© CdT / Archivio

Si chiama Angelo. Come il suocero del suo ideatore. Ed è un apparecchio acustico, un dispositivo per chi ha problemi di udito, nato due anni fa e progressivamente migliorato, anche nell’estetica. Lo ha realizzato Luciano Fumagalli, pensionato appassionato di tecnologia, che ha pensato a un sistema molto semplice per amplificare i suoni e trasmetterli con delle cuffie. Il suo è un progetto come si dice «Open Source», cioè aperto a contributi esterni per migliorare il funzionamento, e senza scopo di lucro. «Questa idea piuttosto inclusiva e davvero originale mi ha colpito molto perché è concreta, è di pubblica utilità, per questo come associazione lo promuoveremo anche in Ticino», spiega Cristina Giotto, presidente e direttrice dell’Associazione ticinese evoluzione digitale (Ated), che ha a ottobre ha presentato Angelo nell’ambito dell’Innovation day, dove start-up innovative hanno la possibilità di illustrare i propri progetti.

Il dispositivo di Fumagalli è risultato tra i finalisti dell’iniziativa. «In questo caso – aggiunge Cristina Giotto – la tecnologia è realmente al servizio dell’individuo, come dovrebbe sempre essere. L’ideatore di questo apparecchio avrebbe potuto costruirci attorno un ricco business, invece ha scelto di regalare un sorriso alle persone che non possono permettersi apparecchi acustici costosi». In questo senso Angelo potrebbe essere utile, visto il basso costo, nei Paesi in via di sviluppo e in quelli poveri. Ma potrebbe anche essere promosso nelle case di riposo e nelle altre strutture sanitarie per anziani. «Stiamo pianificando una giornata che dedicheremo alle famiglie e “all’incontro tra generazioni” che vedrà i ragazzi assemblare Angelo per il proprio nonno; un altro verrà assemblato per essere poi regalato a un’altra persona che ne potrebbe aver bisogno», dice Giotto.

Un lavoro per il suocero

«Angelo – ha spiegato Fumagalli all’Ated – è un piccolo strumento in grado di amplificare i suoni e trasmetterli all’anziano con delle cuffie. E la mia idea nasce per risolvere un’esigenza personale. Mio suocero, che si chiama Angelo e all’epoca aveva 105 anni, era ospite di una residenza per anziani. Parlare con lui durante le visite era diventato estremamente complicato, soprattutto nei mesi in cui, a causa del Covid, ci era stata imposta una distanza di almeno due metri. Per chi non sente tanto bene, ovvero circa il 30% degli anziani over 70 secondo le stime, questa restrizione rende difficoltoso il dialogo. Per questo, essere riuscito a superare la barriera acustica, che anche da un punto di vista psicologico stava compromettendo la serenità di mio suocero, mi ha gratificato enormemente».

Un amplificatore equalizzato

Fumagalli ha costruito un amplificatore equalizzato con cuffie. Consente a chi ha problemi uditivi lievi o medi in pratica «di recuperare l’ascolto di suoni e parole compromessi dalla silente patologia che va sotto il nome di ARHL (Age Related Hearing Loss)», ha aggiunto il suo ideatore. Per assemblare Angelo è necessario comprare una serie di componenti. Il sistema acustico ha avuto una sua evoluzione anche estetica con la collaborazione di Storie Design Studio, che ha progettato una scocca, un microfono ergonomico, e un’interfaccia intuitiva. Con Fumagalli su questo aspetto hanno lavorato «gli studenti bresciani e Isinnova, un piccolo ma innovativo centro di ricerche, sempre nel bresciano, dove è stata sviluppata anche la valvola Charlotte, il prezioso raccordo che congiunge la maschera per snorkeling della Decathlon all’erogatore di ossigeno, per la respirazione di pazienti affetti da Covid».

Per case anziani e associazioni

Durante la presentazione all’Innovation day dell’Ated, è stato inoltre spiegato che in rete è disponibile gratuitamente la documentazione utile alla realizzazione «fai da te» del dispositivo. Non sono tanti i «pezzi» e le competenze necessarie, basta qualche conoscenza di elettronica e della stampa 3D, «con cui è realizzata la cover che ne facilita e semplifica l’utilizzo». Per chi non ha competenze «sono disponibili – si spiega nel blog di Ated – due tipologie di kit per Angelo: il primo lo si assembla in pochi minuti , mentre il secondo richiede un minimo di manualità e attrezzatura e si candida ad essere assemblato da scuole e associazioni».

Redazione Cdt.ch

 

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