L’obiettivo dell’atto parlamentare è di fornire pari opportunità alle persone sorde o con difficoltà uditive, in particolare nei settori dell’accesso all’informazione, alla comunicazione, alla partecipazione politica, ai servizi, all’istruzione, al lavoro, alla cultura e alla salute.
Per la Federazione svizzera dei sordi (FSS) l’elaborazione di una legge federale sulla lingua dei segni è l’unico modo per darle uno statuto ufficiale e promuovere i diritti dei sordi. Una tale legge permetterà di proporre tutta una serie di misure che coprono in modo centralizzato le aree fondamentali della vita quotidiana come il diritto all’informazione, alla comunicazione, al lavoro, alla salute, all’istruzione o alla cultura, ha spiegato la relatrice commissionale Marianne Maret (Centro/VS).
Durante le discussioni, Jakob Stark (UDC/TG) ha espresso il timore che una legge specifica crei discriminazioni. Per questo motivo avrebbe preferito aggiungere una disposizione concernente la lingua dei segni nella legge sui disabili.
fc, ats