Fare la spesa nella lingua dei segni si può da Carrefour.

La catena francese di supermercati sta formando 85 mila dipendenti insegnando loro a esprimersi con i gesti delle mani secondo il sistema utilizzato dalle persone sorde o con gravi problemi di udito. Poche parole essenziali come «sì», «grazie», «buongiorno», «arrivederci», «carta fedeltà», «scontrino» «mi segua».

In totale sono una decina quelle selezionate da Carrefour e tradotte in altrettanti segni ricordati ai cassieri attraverso una breve scheda promemoria

Il progetto prevede che entro la fine del 2022 in ogni negozio Carrefour ci sia almeno un dipendente formato dall’Associazione francese per l’integrazione dei sordi capace di parlare la lingua dei segni per accogliere i clienti con udito minorato.

La pandemia di Covid ha complicato ancor di più la vita alla persone affette da sordità perchè la mascherina impedisce loro la lettura labiale che gli permette di riconoscere le parole tramite il movimento delle labbra dell’interlocutore. Così la società Carrefour, sensibilizzata a questa disabilità da un dipendente, ha deciso di sviluppare la conoscenza della lingua dei segni nei propri supermercati per migliorare al massimo l’accoglienza delle persone affette da gravi handicap dell’udito. Diversità, inclusione e attenzione alle persone con disabilità fanno parte del Dna di Carrefour, ha specificato il presidente e ceo di Carrefour, Alexandre Bompard.

L’iniziativa si aggiunge a quella delle «ore silenziose» ideata ad aprile per consentire di fare la spesa in un ambiente tranquillo, senza rumori, a persone affette da disturbi dello spettro autistico.

 

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